Montipò salvatore della patria, Hien muro, Magnani rinato. Doig, invece…
È stato un campionato duro, tirato e difficile per il Verona che ha di fatto sofferto dall’inizio alla fine, spuntandola solamente al termine di uno spareggio in cui si sono rivisti sprazzi di vero Hellas.
Come sempre a fine stagione, è quindi giunto il momento di tirare le somme dando un voto a tutti i gialloblù.
Partiamo dunque dal Pagellone della difesa, dopo il quale analizzeremo anche quello di centrocampo, attacco e staff.
MONTIPÒ: 8
È spesso e volentieri il salvatore della patria. L’unico neo di una stagione quasi perfetta è il folle dribbling di Bergamo, ma con il capolavoro del Mapei si è fatto perdonare…
BERARDI: s.v.
Non ha avuto modo di giocare, ma chi conosce il Verona sa quanto Ale sia importante nell’economia dello spogliatoio gialloblù.
PERILLI: 6
Gioca una partita e con un grande intervento permette all’Hellas di strappare un punto contro lo Spezia. Con il senno di poi, è praticamente una parata decisiva per la stagione del Verona.
ZEEFUIK: s.v.
Oggetto misterioso. Chi l’ha visto?
DOIG: 5,5
Una buonissima prima parte di campionato, poi è sparito dalla circolazione. Saranno stati gli infortuni, saranno state le voci di mercato, fatto sta che lo scozzese non si è più ripreso e ha chiuso alternando panchine e tribune.
FARAONI: 6
Dire che la sua stagione sia stata complessivamente positiva sarebbe una bugia: tormentato dagli infortuni, il vice-capitano gialloblù ha vissuto un campionato difficile. Chiude comunque in crescendo e alla fine mette a referto tre assist e tre reti, una delle quali arrivata nello spareggio. La sufficienza è un premio anche al suo infinito attaccamento alla maglia.
HIEN: 7
Una prima parte di stagione in cui, complice anche l’ingombrante presenza di Günter, è stato costretto a giocare fuori ruolo. Una volta messo al centro della difesa, ecco però l’esplosione! Sulla salvezza gialloblù c’è tanto del centralone classe ’99.
CECCHERINI: 6
Quest’anno ha un po’ perso i gradi di titolare, ma generalmente si è fatto trovare pronto quando chiamato in causa.
MAGNANI: 6,5
Rispolverato da Bocchetti prima e da Zaffaroni poi, nel corso della seconda metà di stagione ha dimostrato di essere un difensore affidabile e si è infatti guadagnato una titolarità praticamente mai messa in discussione.
DAWIDOWICZ: 6
Per lui vale bene o male lo stesso discorso fatto per Ceccherini, con una differenza: mentre il collega è più “costante”, il polacco alterna ottime prestazioni ad altre quantomeno rivedibili. Quando serve spazzare e giocare “alla vecchia maniera”, lui è comunque l’uomo giusto.
DEPAOLI: 6
Non sappiamo se a inizio stagione si sarebbe aspettato di giocare così tanto (trentacinque, spareggio compreso, le sue presenze), ma scendere in campo con continuità gli ha fatto bene. Per lui un buon campionato condito da due assist e altrettanti gol.
CABAL: 6
Dopo un lunghissimo periodo di adattamento, è stato buttato nella mischia per cercare di dare un po’ di rapidità a un pacchetto arretrato abbastanza statico. Non ha demeritato, facendo vedere buone cose. L’anno prossimo potrebbe avere una vera chance di giocarsi il posto.
COPPOLA: 6
Comincia titolare, poi causa qualche infortunio di troppo si perdo un po’ le sue tracce e nel finale viene utilizzato sempre meno. Voto di stima.
Cabal 6.5 – DePaoli 7
Non si può dare a questi due lo stesso voto di Coppola.
Questa squadra non può pensare di salvarsi va rifondata al 90% ma dato che setti non ha una lira credo che il prossimo anno saremo ancora più scarsi
Ho anch’io questo timore
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