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Duda: “Possiamo salvarci. I tifosi? Ci aiutano molto”

Il centrocampista gialloblù si è raccontato ai microfoni di Hellas Channel

Raggiunto dai microfoni di Hellas Channel, Ondrej Duda si è presentato ai suoi nuovi tifosi.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù.

LA TRATTATIVA. «Quella tra me e il Verona non è stata una trattativa lunga, abbiamo parlato circa per una decina di giorni. La possibilità di trasferirmi è arrivata verso la fine di gennaio per cui non ci ho pensato molto, ho deciso in poco tempo di accettare e sono arrivato qui. Per me il fattore più importante è stata la possibilità di giocare. Sono già stato nella situazione di dover lottare per non retrocedere e per me quella di aiutare la squadra è anche una grande sfida. Penso comunque che abbiamo le possibilità per farcela».

IL PRIMO IMPATTO. «Posso segnare e fornire assist, penso vada bene tutto ciò che arriva. Passo dopo passo dimostrerò tutto. Dal punto di vista del sistema tattico, per me l’interrogativo più grande per me era come mi sarei adattato e mi sono ripromesso di farlo il prima possibile per aiutare la squadra con le mie qualità. Non sono spaventato, imparerò a conoscere tutti gli schemi tattici il prima possibile».

I COMPAGNI. «Sono stato accolto con grande affetto, è stato bello. Non conoscevo nessuno personalmente, ma conoscevo i loro nomi perché guardavo la Serie A e le partite del Verona prima di venire qui. Tameze? Non abbiamo bisogno di parlare molto per capirci, so che gioca molto bene a calcio e so di di poter fare buone cose con lui. È facile giocare insieme».

IL RUOLO. «Preferisco giocare un po’ più avanti rispetto al centrocampo perché sono un giocatore offensivo, ma la posizione di centrocampista centrale per me non è nuova. Comunque non ho problemi, mi devo adattare e lo farò in fretta».

LEADERSHIP. «Mi sento un leader sia a livello caratteriale che a livello tattico, ma nessuno mi chiede consigli in squadra: ci sono già abbastanza giocatori di esperienza qui a Verona, non c’è bisogno di consigli da parte mia. I giocatori giovani a volte non hanno bisogno di chiedere nulla ma imparano passo dopo passo».

IL MISTER. «Zaffaroni mi mostra giorno dopo giorno i sistemi di gioco, questa è la parte più importante della squadra e di come giochiamo a calcio. Mi dice che mi devo adattare in fretta e mi mostra come fare. Ogni giorno mi sento meglio».

LA SERIE A. «La Serie A dal punto di vista tecnico e tattico è uno dei migliori campionati al mondo, soprattutto a livello tattico. Ovviamente posso migliorare molto sotto questo aspetto e lo farò più che posso. Una squadra che voglio affrontare? Non ce n’è una in particolare, ho voglia di confrontarmi contro tutte le squadre».

I TIFOSI. «Ho visto un paio di partite dell’Hellas prima di venire qui e ho visto la passione per il calcio dei nostri tifosi. Mi piacciono, ci aiutano perché senza il loro supporto sarebbe più difficile».

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