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Musumeci (Il Calcio Nordico): “Vi presento Abildgaard. Verona-Nord Europa binomio sempre interessante”

Il creatore della nota pagina Facebook, nonché responsabile scouting MdR Sports Management, ci ha anche parlato di Hien e non solo

Con la Lazio è arrivato il debutto di Oliver Abildgaard, corazziere danese approdato all’Hellas durante le ultime ore del mercato invernale: pochi i minuti in campo disputati dal classe ’96, il che ci rende difficile valutarlo, ma curiosi di conoscerlo meglio abbiamo deciso di contattare un esperto del settore, vale a dire Alessandro Musumeci.

Responsabile scouting MdR Sports Management di professione, Alessandro ha fondato e gestisce per passione la pagina Facebook Il Calcio Nordico, spazio virtuale sul quale parla appunto del mondo pallonaro di Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Islanda e Isole Faer Oer.

Chi meglio di lui dunque per presentare il nuovo centrocampista gialloblù, ma anche per scambiare due chiacchiere su Hien e su altri “nordici” passati all’ombra dell’Arena? Ecco quindi la nostra intervista esclusiva.

Con la Lazio ha debuttato Abildgaard: ce lo presenti un po’?
«Centrocampista centrale o mediano, ventisei anni, non è un giocatore spettacolare ma è piuttosto efficace. Quello che mi piace di lui è che sa tenere bene la posizione, sa come sfruttare i suoi 192 cm, entra deciso nei contrasti ed è una presenza che si nota in campo, sia dal punto di vista fisico che per quanto riguarda le interazioni con i compagni. Cerca spesso l’anticipo e, quando non gli riesce, insegue o comunque non molla mai l’avversario. Non mi piace invece sotto il profilo del ritmo palla al piede, è spesso lento a muoversi ma anche a pensare. Mancino non elegantissimo, spazza più di quanto lanci. Insomma, aspettatevi un distruttore di trame di gioco piuttosto che un centrocampista che inventa calcio, ma se la tenuta fisica sarà ottimale, sarà un valore aggiunto per il Verona».

Dopo un avvio un po’ stentato, Hien si è preso la difesa dell’Hellas: come lo valuti?
«La carriera di Hien continua la sua impetuosa e rapida evoluzione: tra il 2020 e il 2022 ha giocato nelle tre principali categorie svedesi e oggi raccoglie consensi in Serie A, il che dimostra una volta di più la forte personalità del ragazzo. È un difensore arcigno, coraggioso e ha assimilato le complesse istruzioni tattiche tipiche del calcio italiano, il diverso livello, le aspettative di tifosi e media, più rapidamente di quanto pensassi al suo arrivo. L’impatto tra la massima serie italiana e i calciatori nordici è spesso brutale, tuttavia lui l’ha vissuto bene. Un po’ come Abildgaard, ha questa tendenza a non mollare mai di un centimetro l’avversario. Questo è il tipo di giocatore che serve per puntare alla salvezza, gente concreta. Ancora non ho mai visto Hien davvero in difficoltà in carriera e se neanche la Serie A è riuscita a rallentarne per un periodo medio-lungo lo slancio, significa che è davvero forte!»

Per i tifosi dell’Hellas, il Sindaco è guarda caso un “nordico”…
«Beh, se si parla di Verona e Nord Europa, il nome che viene subito in mente è sempre Preben Elkjaer Larsen, leggenda immortale per il Verona ma anche per il calcio danese. È uno dei simboli della Nazionale probabilmente più talentuosa mai vista in Danimarca, ovvero quella del 1986, anche se poi sfortunata dal punto di vista dei risultati rispetto a quella del 1992 per esempio. Lo scudetto del 1985, sia per il risultato in sé che per il modo in cui è stato vinto, lo considero davvero uno dei momenti più epici della storia del calcio italiano. Elkjaer è riuscito, con il suo modo di fare ma soprattutto di essere, a diventare una vera icona. Per non parlare poi di quel gol contro la Juventus senza scarpa! Anche i singoli episodi che lo riguardano sono memorabili».

Sono diversi comunque i giocatori del Nord Europa passati da Verona…
«Credo che sia necessario citare lo svedese Prytz, che però non ho vissuto quando era al top, l’ottimo Martin Laursen ed Emil Hallfredsson. Parlando di quest’ultimo, la coppia un po’ atipica formata con Luca Toni era davvero pazzesca: ho perso il conto degli assist che gli ha regalato. Potrei citarne altri come Helander, Gustafson e altri, ma non so che ricordo abbiano lasciato a Verona. Probabilmente sono stati giocatori di passaggio. Insomma, Nord Europa-Verona è un’associazione che ha sempre creato qualcosa di interessante, in un’occasione addirittura di leggendario. Speriamo di poter ricordare Abildgaard con un gran bel sorriso in futuro. Per quanto riguarda Hien siamo già sulla buona strada!».

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