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Sogliano: “Chi è rimasto lo ha fatto per scelta. Sulla cessione di Ilic e Barak…”

Il direttore sportivo dell’Hellas ha parlato in conferenza al termine della sezione di calciomercato

Si è da poco conclusa la conferenza stampa di Sean Sogliano, chiamato a commentare la sessione di calciomercato appena conclusasi.

Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.

IL MOMENTO. «Sono contento perché da quando sono arrivato ho rivisto una squadra che è tornata a lottare e a dare tutto dopo il durissimo periodo delle dieci sconfitte consecutive. I ragazzi danno tutto, a testa alta e con orgoglio. C’è grande voglia di portare a casa il risultato e tanto cuore, perché senza cuore non possiamo fare punti».

ILIC. «Il mercato italiano è in difficoltà a livello generale e non è facile vendere i giocatori anche bravi. La cessione di Ilic è stata fatta per tenere i bilanci a posto, una priorità per questa società che da dieci anni non salta uno stipendio. È stata una buona operazione, ma il giocatore era comunque stato pagato tanto quindi il margine della plusvalenza non è stato molto. Il Marsiglia aveva offerto la stessa cifra del Torino e anche Ilic era molto indeciso. È forse stata una trattativa troppo lunga. Poteva rimanere in prestito? Io credo che quando un giocatore viene venduto, debba andare subito perché, soprattutto in situazioni come la nostra, devono essere completamente dentro».

HIEN. «La doppia operazione Ilic-Hien ci era stata proposta dal Torino: poteva andare in porto, non è andata avanti e io non ne sono dispiaciuto perché per me è un giocatore che può crescere molto. Per noi è un investimento».

ABILDGAARD. «Oltre a Duda volevamo inserire un altro centrocampista per rimpiazzare Ilic e Hongla, anche per le condizioni fisiche di Veloso. Avevamo delle ipotesi che non si sono concretizzate per diversi motivi e avevamo valutato Abildgaard a inizio mercato, un giocatore molto fisico e mancino che ha caratteristiche che si adattano molto bene al nostro modo di giocare. È un lottatore e ha anche un buon piede, inoltre ha fortemente voluto venire all’Hellas. L’atteggiamento è quello giusto. La sua situazione contrattuale? Al momento è in prestito, ma la sua situazione è particolare provenendo da uno stato in guerra. A fine stagione capiremo cosa fare».

I GIOVANI. «Braaf e Ngonge hanno un futuro da scrivere e hanno voglia di dimostrare che possono aiutare il nostro club. Sicuramente hanno delle qualità importante».

I MANCATI AFFARI. «Nel periodo di mercato ci sono tante situazioni che iniziano e finiscono nell’arco di pochi giorni e poche ore. Verdi è un giocatore forte ma che sin qui non è riuscito a lasciare il segno e sapeva che sarebbe potuto andare via. La trattativa non è andata in porto e quindi si vede che doveva rimanere qua: magari ci farà fare qualche punto, noi non precludiamo nulla».

BARAK. «La Fiorentina ha deciso di anticipare i tempi per Barak e al Verona stava bene anticipare per incamerare qualcosa in questa sessione di mercato. Alla fine ci hanno guadagnato tutti».

GLI ESTERNI. «Lazovic per noi è un giocatore importante e lui lo sa. Ci sono state delle possibilità di mercato, ma non si sono concretizzate e da qui all’estate penserà solo al Verona. Doig? Chi è rimasto lo ha fatto soprattutto per scelta».

DUDA. «Duda è un giocatore duttile, lo vidi quando era un ragazzino al Legia Varsavia ma non venne mai in Italia perché c’erano squadre molto importanti su di lui. È un grande professionista, si è inserito subito ed è stato immediatamente mandato in campo. Può giocare in diverse zone di campo».

GAICH. «Gaich ha una cattiveria, una voglia e una fame che a noi servivano. Non voglio dire di più per non rovinare con le parole quanto ho visto, ma spero che faccia bene. Lui sa che questa è una grande occasione».

ZAFFARONI. «Zaffaroni è stato scelto perché capisce di calcio ed è una persona leale. Ci serviva qualcuno che si adattasse bene a Bocchetti, un giovane promettente ma che è chiaramente è inesperto. Sono due persone molto umili messe insieme dal caso e che si stanno davvero integrando bene, ma qui siamo tutti molto uniti. L’unione è l’unica unica squadra da percorrere, dobbiamo continuare su questa strada a partire già da lunedì quando affronteremo la Lazio. Ci serviranno una grande partita e un grande Bentegodi».

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odorizzi
odorizzi
1 anno fa

Probabilmente se arrivava Borini, non prendevano Ngonge. Adesso siamo questi e dobbiamo pedalare più degl’altri. Lunedi spacchiamo la Salernitana. Dio lo vuole!

Mauro
Mauro
1 anno fa

Peccato per Borini….

Bepi
Bepi
1 anno fa
Reply to  Mauro

Cervelli in fuga…..

Grande Sean
Grande Sean
1 anno fa

Grande Sean

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