L’ex gialloblù ha parlato in vista della sfida tra i gialloblù e il Milan
Un tuffo nel passato, ma con uno sguardo all’Hellas di oggi: durante l’intervista concessa da Luigi Mascalaito al Corriere di Verona, c’è stato modo di parlare della Fatal Verona così come della squadra oggi guidata da Tudor.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dall’ex difensore.
LA FATAL VERONA. «Tre giorni prima della partita contro di noi il Milan aveva vinto la finale di Coppa delle Coppe contro il Leeds. Fu una gara durissima e si presentarono al Bentegodi sfiniti, noi ne approfittammo. A fine partita Albino Buticchi, il loro presidente, ci portò due bottiglie di champagne che aveva portato per festeggiare lo scudetto e ci fece i complimenti. Un signore».
CICCIO. «Mascetti era un amici, eravamo anche compagni di stanza. Come me aveva iniziato da centravanti, poi lui arretrò a centrocampo e io in difesa. Gran giocatore, uno dei più completi».
LA SFIDA CONTRO IL MILAN. «Il Verona è leggero e libero da ansie e preoccupazioni come lo eravamo noi nel ’73. È la situazione ideale per dare il meglio. Il Verona gioca bene e libero da responsabilità, quindi è pericolosissimo e il Milan dovrà stare molto attento. Il pronostico? Mi interessa che l’Hellas faccia una buona prestazione, poi il risultato sia quel che sia».
L’HELLAS. «Tudor ha avuto l’intelligenza di non snaturare la squadra e sono entusiasta di quanto ha fatto. Il Verona è una gran bella squadra in cui tutti si mettono al servizio degli altri, combina aggressività e tecnica. I giocatori? Veloso è stato fondamentale nei primi due anni, ora in mezzo c’è Ilic che è bravo e può crescere molto. Sugli esterni poi Lazovic e Faraoni fanno invidia a grandi squadre, Barak mi ha impressionato mentre Caprari è nato per giocare a calcio».