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Casale: “Giocare per la squadra della mia città? Responsabilità ed emozioni”

Il difensore gialloblù si è raccontato durante l’intervista rilasciata ai collegi di TuttoMercatoWeb

Senso di responsabilità, ma anche grande emozione: questo ciò che prova Nicolò Casale ogni volta che veste la maglia dell’Hellas, squadra di cui è da sempre tifoso. A raccontarlo è lo stesso difensore gialloblù durante una lunga intervista concessa ai colleghi di TuttoMercatoWeb.

Senza perdere tempo, ecco dunque le sue principali dichiarazioni.

LA GAVETTA. «La mia carriera è cominciata in Serie B al Perugia, poi sono sceso in Lega Pro con il Südtirol e ho avuto nuove esperienze in cadetteria con Venezia ed Empoli, dove ho vinto il campionato. L’esperienza toscana è stata il grande passo per giocarmi le mie carte a Verona. Una lezione per chi vuole bruciare le tappe? Dipende dalla personalità del singolo giocatore. Io ho avuto pazienza, sono maturato e penso di aver fatto la scelta migliore. I giovani devono avere la possibilità di giocare e anche di sbagliare per crescere e dimostrare di poter stare nei grandi club. Il Verona sotto questo aspetto è tra le migliori società».

IL RUOLO. «È il primo anno che gioco da “braccetto” sinistro, ma questo ruolo mi ha aiutato a completarmi. Simile a Bastoni? Ci può stare, anche se lui è mancino e quindi a sinistra è meno limitato rispetto a me. La mia posizione del campo per la vita? Ho giocato praticamente ovunque in difesa, sono pronto a tutto».

IL MISTER. «Con Tudor devo verticalizzare subito e andare avanti. Ci sono molte idee ma ci lascia libertà: posso andare in sovrapposizione da quinto esterno, anche se è dispendioso. Sei sempre uomo contro uomo, mi è capitato di seguire un attaccante che andava dall’altra parte del campo… È un modo di giocare che ti fa crescere perché ti trovi ad affrontare duelli contro i migliori della Serie A».

UN VERONESE A VERONA. «Giocare nel Verona mi fa sentire carico di responsabilità, ma anche di emozioni: ho fatto tanti anni di settore giovanile e ora sono in prima squadra da tifoso. Era un sogno, andavo a tifare Verona prima di arrivare a questi livelli. So di dover dare sempre di più degli altri».

IL MERCATO. «Ho rinnovato fino al 2026, sono cresciuto qua e giocare per la squadra della mia città è un grande traguardo. Essere accostato a grandi squadre fa piacere, ma io voglio finire bene la stagione a Verona, poi si vedrà».

GLI OBIETTIVI. «A inizio stagione l’obiettivo era la salvezza e l’abbiamo raggiunta. Ora siamo spensierati e vogliamo fare sempre meglio, non c’è paura di rilassarci: per come ci siamo allenati la scorsa settimana con Tudor sembrava di essere in ritiro… Possiamo far bene».

LA PROSSIMA GARA. «Sono rimasto sorpreso da come Blessin ha cambiato il Genoa. Così come per Tudor, si tratta di bravura del tecnico: se capisci le caratteristiche dei giocatori e le riporti in campo, i risultati arrivano. Sarà una bella partita».

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antonio
antonio
2 anni fa

Quédate en Verona !!!

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