Come riportato da Sky si è parlato anche di violazione della Legge Mancino, tuttavia l’ipotesi appare poco probabile
Dopo la condanna unanime arrivata in seguito all’esposizione dello striscione riportante le coordinate di Napoli, iniziano a muoversi la Procura di Verona e la DIGOS: nelle ultime ore è infatti partita un’indagine che mira ovviamente a scoprire gli autori del gesto.
Ma quali possono essere le conseguenze qualora si arrivasse a un’identificazione? Grazie a quanto riportato dai colleghi di Sky, proviamo a fare chiarezza.
IL DASPO. La misura più ovvia è sicuramente quella più “classica”, vale a dire il DASPO: qualora si risalisse all’identità dei responsabili, scatterebbe il divieto di assistere a manifestazioni sportive. Il provvedimento potrebbe essere attenuato dall’eventuale lontananza tra l’atto e la partita (difficile identificare l’orario in cui è stato appeso lo striscione e scattata la foto), ma sarebbe praticamente automatico.
LA LEGGE MANCINO. La secondo ipotesi è quella relativa alla violazione della cosiddetta Legge Mancino, la quale punisce l’istigazione alla violenza di stampo discriminatorio. Questa via però sembra difficilmente percorribile, in quanto nella legge in questione si fa riferimento a razza, etnia, nazionalità e religione, ma non a territorialità.
E LA SOCIETÀ? Non dovrebbe invece esserci nessun problema per l’Hellas: il fatto è accaduto relativamente distante dallo stadio e temporalmente lontano dalla gara (verosimilmente la notte precedente), il che impedisce al Giudice Sportivo di intervenire per sanzionare il club per responsabilità oggettiva. Un provvedimento dovrebbe invece arrivare in merito ai presunti cori discriminatori denunciati anche da Luciano Spalletti nel post-partita.