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Vignola: “In questo Verona avrei fatto panchina. L’Hellas può sognare”

L’ex centrocampista ha parlato ai microfoni de L’Arena in vista del match tra i gialloblù di Tudor e l’Empoli

C’è anche Beniamino Vignola tra le fila dei doppi ex di Verona-Empoli: il classe ’59, dopo le due parentesi in riva all’Adige, disputò infatti anche due stagioni con la maglia dei toscani (biennio 1988/1990).

Raggiunto quindi da L’Arena in vista del match, l’ex centrocampista ha parlato non solo della sfida del Bentegodi, ma anche del cambio Di Francesco-Tudor, degli obiettivi gialloblù e non solo.

Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.

DOPPIO EX. «Con l’Empoli ho iniziato la mia discesa, ma sono fiero di aver giocato in tutte le categorie. Con me in quegli anni c’erano giovani di avvenire come Galante, Caccia, Montella e Di Francesco».

LA PANCHINA. «Nel calcio serve molta fortuna e a Verona Di Francesco ne ha avuta poca. L’ho sentito e mi ha raccontato di non avere avuto tempo a sufficienza. Tudor? Era da tempo che non vedevo un’aggressività del genere. Ero al Bentegodi per il match contro la Juve, e l’Hellas ha stravinto. Sono contento anche come sponsor! (Vignola è nel CDA di Vetrocar, ndr)».

LA SQUADRA. «Il Verona si muove bene e lo fa con cattiveria, inoltre c’è Simeone che è in stato di grazia e la butta sempre dentro. Per caratteristiche è un po’ un mix tra Galderisi e Rossi. Dove giocherei io in questo Hellas? In panchina (ride, ndr)! Sono troppo veloci e aggressivi, inoltre c’è Barak: in tanti dicono che abbia il mio sinistro, ma lui è anche più potente di com’ero io. Sono poi molto contento che la società stia puntando su giovani forti come Casale o Cancellieri».

L’AVVERSARIO. «L’Empoli viaggia col vento in poppa, è una squadra ben costruita e ambiente e allenatore fanno il resto. La società poi ricorda il Chievo dei bei tempi, sempre attenta a valorizzare i giovani. Anche quando hanno perso, hanno sempre impressionato, quindi l’Hellas dovrà prestare molta attenzione».

GLI OBIETTIVI. «Io credo che questo Verona possa puntare in alto: a parte Napoli e Milan, vedo tutte squadre alla portata dell’Hellas di Tudor. Quindi, perché non sognare?».

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