L’esterno gialloblù ha parlato ai microfoni de L’Arena
È un Darko Lazovic a cuore aperto quello raccontatosi ai microfoni de L’Arena durante l’intervista pubblicata sull’edizione odierna del quotidiano.
Di seguito, infatti, le principali dichiarazioni dell’esterno gialloblù.
IL RENDIMENTO. «Manca ancora un po’ alla migliore condizione, però stiamo lavorando tutti molto sodo. L’agonismo e la corsa sono fondamentali per il nostro calcio. Il gol? Ci sto lavorando, anche se a me piace di più mandare in rete i compagni».
GLI ALLENATORI. «Con Di Francesco abbiamo avuto molto poco a che fare visto che la società ha scelto di cambiare dopo tre giornate. Credo che le colpe di quanto è avvenuto siano anche nostre, il club ci ha responsabilizzato. Con Juric abbiamo disputato due stagioni ricche di soddisfazioni, è chiaro che ti porti dentro qualcosa. Mister Tudor, pur con qualche idea diversa, è molto simile a Juric».
LE RIMONTE. «Le ultime partite hanno detto che non riusciamo a tenere un risultato, anche se con il Milan abbiamo fatto bene. Purtroppo nella prima mezz’ora del secondo tempo, durante la quale abbiamo sofferto troppo».
LA PROSSIMA GARA. «È un po’ che non sento Zaccagni, sarà un piacere rivederlo. Noi però dobbiamo pensare a fare punti e mi auguro di vincere contro di lui. Quella di Sarri sarà una formazione diversa rispetto a quella di Inzaghi, ma davanti restano molto pericolosi».
I GOL E IL CAMPIONATO. «Poche delle squadre che lottano per la salvezza hanno il nostro attacco: abbiamo tre punte come Lasagna, Simeone e Kalinic, tutti forti e con caratteristiche diverse. La corsa alla salvezza? È un campionato molto equilibrato e anche chi è salito dalla Serie B sta dimostrando di avere valori importanti».
TRA PASSATO E PRESENTE. «Stojkovic è, come dite voi, un personaggio, un’icona del nostro calcio. Ilic? Ha bisogno di maturare e non bisogna mettergli pressione. Ha già fatto tanto, ha i numeri ma va lasciato tranquillo».