L’ex centrocampista gialloblù, raggiunto dai colleghi de L’Arena, ha toccato argomenti molto interessanti
Sono diversi e molto interessanti gli argomenti toccati da Antonio Di Gennaro durante l’intervista concessa a L’Arena e pubblicata sull’edizione odierna del quotidiano veronese.
Senza perdere tempo, ecco dunque le principali dichiarazioni rilasciate dall’ex centrocampista.
LA SQUADRA. «Non dimentichiamoci poi che a questa squadra mancano Zaccagni e Dimarco, due che l’anno scorso hanno fatto la differenza. Lasagna non ha proseguito sulla strada di Udine e si è pure infortunato, ma tornerà buono. Ilic ha personalità, è maturo ed è cresciuto in fase d’interdizione: D’Amico ha fatto una grande operazione. Barak mi piace molto, non avesse avuto qualche problema fisico chissà dove sarebbe. Oltre a Caprari, noto che sia Simeone che Kalinic si sono sbloccati: Nikola a Firenze faceva tutto, se tornasse anche solo al 60% di quello che ho visto con la Fiorentina, l’Hellas potrebbe andare molto lontano».
TUDOR. «Con Di Francesco poi si è vissuta una vicenda strana: ha firmato un biennale, quindi c’era un progetto che doveva sbocciare. Non è mai facile quando si cambia un allenatore, ma i dirigenti si sono accorti dell’errore iniziale e sono corsi subito ai ripari. Tudor è uno pratico e sta proseguendo nel solco tracciato da Juric. Ha rivitalizzato la squadra e i risultati stanno dando ragione alla società, tuttavia c’è ancora tanta strada da fare ed è quindi normale che ci sia un po’ di discontinuità».
LA TENUTA DIFENSIVA. «Vedendo come ha operato finora, credo che a gennaio D’Amico prenda un incontrista a centrocampo: in Italia non si va distante subendo tanti gol. L’equilibrio è fondamentale».
LA PROSSIMA GARA. «Contro il Milan sarà dura a prescindere, però i ragazzi devono mostrare di saper stare meglio in campo quando c’è da difendere. I rossoneri proveranno a fare la partita, ma l’Hellas non dovrà subire».
LA STAGIONE. «Sono contento di quanto fatto finora: dopo la falsa partenza con Di Francesco ero un po’ preoccupato, quindi mi accontento di vedere l’Hellas con così tante squadre dietro di sé in classifica. Per organico e per attenzione dimostrata dal club, credo comunque che il Verona si salverà».
Di Gennaro, olè.
Di Gennaro, olè.
Di Gennaro, olè.