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Juric: “Mi tengo strette queste due salvezze. Turn-over? No, ma Rüegg mi stuzzica…”

Il tecnico gialloblù ha presentato la gara in programma con la Lazio, toccando però anche altri argomenti

La Lazio, il Cagliari, i singoli giocatori e non solo: sono davvero tanti gli argomenti toccati da mister Juric durante la conferenza odierna tenutasi in collegamento Zoom.

Senza perdere tempo, ecco dunque le principali dichiarazioni del tecnico gialloblù.

LA LAZIO. «Siamo felici perché abbiamo raggiunto la salvezza con dieci giornate di anticipo durante una stagione più difficile dell’anno scorso. Domani affronteremo una squadra che sta bene e che lotta per la Champions, però ho visto i miei ragazzi motivati e vogliosi di fare una bella prestazione. La gara d’andata? Per lunghi tratti è stato un Verona di grande forza mentale, un esempio della volontà della squadra: non è stata una bella giornata per il gioco espresso, ma appunto per l’applicazione che abbiamo messo in campo».

CAGLIARI. «Durante la partita contro il Cagliari ho ricevuto tante risposte positive sia dai singoli che dal gruppo, ma ho anche visto cose che non mi sono piaciute: abbiamo concesso delle occasioni in situazioni su cui lavoriamo da sette mesi e questo non va bene. In generale comunque mi è piaciuta l’interpretazione della gara, anche perché affrontavamo una squadra da Europa League che si giocava la partita della vita».

LE DUE SALVEZZE. «In questi due anni abbiamo ottenuto due grandi salvezze, anche per come sono arrivate. Una punto di partenza per il futuro? Dipende da molti fattori, ogni anno ci sono difficoltà diverse, quindi per il momento mi tengo stretto ciò che abbiamo raggiunto».

LA CRESCITA PERSONALE. «Devo lavorare sul self-control: a volte si fanno delle cose di cui ci si dispiace subito dopo, come per esempio accaduto con Semplici. Contro Sassuolo e Cagliari è uscita la mia impulsività e devo tenerla a bada. In generale comunque c’è molto da migliorare, io sono molto critico con me stesso e non solo. Cosa mi ha insegnato questa stagione? La capacità di adattamento: con il Genoa dopo aver avuto la squadra stravolta non ci ero riuscito, quest’anno invece ho avuto l’umiltà di ripartire dai concetti basilari, anche grazie ai “vecchi” che hanno portato pazienza e sono “ripartiti” insieme a me».

LE SCELTE. «In vista di domani recuperiamo tanti giocatori: Günter ci sarà, anche se sicuramente non partirà dall’inizio, così come ci saranno Kalinic e e Colley. Ceccherini in settimana ha avuto un problemino, ma sembra aver recuperato. Alla fine ci mancheranno solo Vieira e Favilli. Ancora non so però chi schiererò domani: mi lascio qualche dubbio, anche se tanto alla fine con i cinque cambi si gioca quasi tutti…».

I SINGOLI. «Barak dopo poco tempo è diventato “il mio uomo” e ha alzato il proprio livello in modo incredibile. disputando sin qui un grande campionato. È quel tipo di giocatore che va da solo, inoltre è completo in entrambe le fasi ed è molto ambizioso. Veloso interpreta bene il proprio ruolo: da quando è arrivato ha cambiato il Verona. Il rinnovo? Se ne parlerà, però Miguel è un giocatore vero e, nonostante tutti lo dessero per finito, sta giocando ancora su ottimi livelli. Io gli rinnoverei il contratto».

IL PUBBLICO. «La cosa che più mi dispiace delle porte chiuse è il non aver potuto festeggiare con i nostri tifosi le grandi vittorie su squadre come Atalanta, Lazio e Napoli. Noi poi siamo una squadra che coinvolge e diverte il proprio pubblico, e quando i tifosi apprezzano i giocatori hanno delle motivazioni in più…».

NO TURN-OVER. «Non credo che da qui in avanti farò turn-over: io do opportunità ai giocatori solo se li vedo bene in allenamento. A me interessa sempre fare risultato, quindi scelgo di conseguenza. Devo dire però che Rüegg mi ha dato degli spunti interessanti e quindi mi stuzzica…».

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