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Primavera, Aznar: “Sette partite in venti giorni: ora vedremo la forza della squadra!”

Il portiere gialloblù ha parlato con Hellas Channel in vista del match contro il Parma

È un Victor Aznar “ad ampio spettro” quello raccontatosi ai microfoni di Hellas Channel in vista del prossimo impegnativo mese che vedrà la Primavera gialloblù disputare ben sette partite in venti giorni, un tour de force dal quale potremo capire con ragionevole sicurezza quali saranno effettivamente le ambizioni della squadra di Corrent.

Senza perdere tempo, ecco dunque le principali dichiarazioni del portiere gialloblù.

IL MOMENTO. «Arriva un mese molto importante per noi perché dovremo disputare sette partite in venti giorni, quindi abbiamo lavorato sia a Pasqua che a Pasquetta per rimanere concentrati al massimo. Stiamo attraversando un buonissimo momento, ora tutti hanno paura di giocare con noi, ma sappiamo che non sarà facile. Noi vogliamo vincere campionato e Coppa Italia, ma per farlo dovremo giocare sempre al massimo e non sottovalutare mai gli avversari perché ci sono anche loro. Come si gestiscono tutte queste partite? Credo sia in questo momento che si vedono le squadre forti, perché è impensabile che qualcuno disputi tutte queste gare così ravvicinate e quindi c’è bisogno dell’apporto di tutta la squadra».

IL GRUPPO. «Quest’anno sono arrivati alcuni giocatori nuovi, tutti bravi ragazzi che hanno contribuito a migliorare la nostra squadra, e insieme stiamo facendo un grande lavoro. Bertini e Cancellieri? Sono forti e bravi, però in allenamento li metto anch’io in difficoltà…».

LA COPPA ITALIA. «Il quarto di finale di Coppa Italia contro il Cagliari mi è rimasto nel cuore, anche perché ho potuto contribuire con alcune belle parate e sono felice di aver fatto qualcosa di buono per la squadra. Il campionato è importantissimo e diamo sempre il 100%, però in Coppa Italia abbiamo qualche stimolo in più, anche perché siamo rimasti un po’ delusi dopo la sconfitta in finale della stagione scorsa».

IL PROSSIMO AVVERSARIO. «Tutte le sfide sono importanti, ma quella contro il Parma lo è un po’ di più perché in caso di vittoria aumenteremmo il vantaggio sulle nostre inseguitrici. L’abbiamo preparata come tutte le altre gare, anche perché noi dobbiamo provare a vincerle tutte».

VERONA. «A Verona ho trovato una famiglia: quando sono giù o devo parlare con qualcuno posso sempre contare su mister Corrent, mister Castiglioni (il preparatore dei portieri, ndr) e anche sul direttore Margiotta, così come sui miei compagni di squadra. Quando si arriva da un Paese così lontano è importante trovare un gruppo così».

IL RUOLO. «In Brasile si diventa portiere perché sei il più scarso fuori dai pali (ride, ndr)! Io ho cominciato come esterno sinistro, ma poi mi hanno messo in porta perché ero abbastanza alto ed è andata bene. I gol? Io odio prendere gol, quindi cerco sempre di impedirlo con tutto me stesso, anche perché se ci riesco vuol dire che almeno un punto lo portiamo a casa!».

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3 anni fa

MAGICI è giocano sempre anche con il pareggio non hanno mai perso tempo veramente immensi e poi che panchina che abbiamo

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3 anni fa

E con oggi, 8 di fila!!!! ??

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3 anni fa

Sarete i rinforzi della prima squadra, avanti così è una soddisfazione

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