Le dichiarazioni dell’attuale commentatore di DAZN in vista della gara di domenica al Bentegodi
Il doppio ex di Verona-Atalanta, Massimo Donati, ha parlato al canale mediatico gialloblù:
“È un ottimo campionato quello della squadra di Juric, nonostante qualche passaggio a vuoto che ci sta. Ultimamente contro il Milan poteva esprimersi meglio, ma rimane una grande stagione”.
ATALANTA. “Hanno speso tanto, quando una squadra gioca in Europa ne risente non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale. Col Real Madrid c’è stato l’episodio del primo gol che ha cambiato la partita. Sono stati due episodi a sfavore che hanno deciso il doppio confronto. L’Atalanta è quarta, mi aspetto una grande partita”.
GASPERINI E JURIC. “Mi aspetto una partita aperta tra due allenatori che si conoscono bene e che giocano in modo simile. Saranno i singoli a fare la differenza. Al Palermo avevano compiti diversi, Gasperini allenatore e Juric il suo vice. Mi ricordo che dominavamo le partite, ma girava poco la squadra. Juric mi ricordo che aveva il compito di tastare l’umore dello spogliatoio. Poi si sono separati, la maniera di intendere il calcio è la stessa. Ho ottimi ricordi di entrambi. La filosofia di gioco è rimasta la stessa. Dal punto di vista caratteriale dipende dai risultati, ma è normale. Possono essere dei riferimenti per i giovani allenatori? Sì, stanno facendo vedere qualcosa di importante. Bisogna prendere spunto da queste idee perché portano a risultati”.
IDENTITÀ. “Il principio è lo stesso anche se cambiano gli interpreti. La fame di essere più bravo dell’avversario si vede ed è fondamentale nel calcio di oggi”.
CAMBI DI RUOLO. “Per me non fu difficile cambiare da centrocampista a difensore perché toccavo tanto la palla. Avevo dei problemi quando marcavo Toni o Gilardino, ma non solo io, anche chi era difensore naturale. Gasperini pensava che fossero più i vantaggi che gli svantaggi a mettermi lì. Io giocavo centrale, un po’ come Romero. Anche a quei tempi chiedevano di andare in avanti per creare scompiglio”.