Il responsabile del settore giovanile gialloblù si è concesso ai microfoni dei HV Channel Radio
Andrea Gresele, la Primavera e non solo: sono parecchi gli argomenti toccati da Massimo Margiotta durante la puntata odierna del Salotto Gialloblù di HV Channel Radio.
Senza perdere tempo, andiamo quindi subito a vedere le principali dichiarazioni del responsabile del settore giovanile del Verona.
IL MOMENTO. «La Primavera arriva da tre partite durante le quali la squadra ha cercato di dare un po’ di continuità, soprattutto perché in un torneo così strano e ricco di incognite è importantissimo inanellare un po’ di vittorie di fila. Sappiamo che sarà difficile, ma i ragazzi daranno tutto per provare a vincere il campionato».
LA SQUADRA. «Il gruppo della Primavera è composto da uno “zoccolo duro” di 2002 ormai consolidato e che gioca insieme da tre o quattro anni, poi ci sono i 2003 che stanno trovando il loro spazio e i due 2001 Jocic e Bertini che stanno lavorando molto bene. È un bel mix».
LO STAFF. «Credo che il dovere della dirigenza sia anche quello di ricercare persone per lo staff che stiano bene tra di loro e che abbiano la passione per questo settore. Questa è la base, anche perché il mondo del calcio giovanile ha diverse problematiche e non è sempre facile lavorarci: per fare un esempio non è semplice gestire un gruppo di ragazzi che non ha l’obiettivo della partita del weekend».
GRESELE. «Sicuramente abbiamo passato momenti di terrore per quanto successo ad Andrea Gresele, però poi fortunatamente sono arrivate buone notizie e quindi siamo molto felici. Se l’ho sentito? Sì, e per quello che gli è successo sta abbastanza bene. Adesso sicuramente dovrà lavorare, ma lui è sempre stato un lavoratore e quindi ne verrà fuori nel modo migliore. Ringrazio tutta la famiglia Hellas e tutto il mondo del calcio per la grande vicinanza dimostrata alla famiglia».
L’EMERGENZA COVID. «Purtroppo non sappiamo cosa succederà per quanto riguarda le altre squadre giovanili: nel quotidiano cerchiamo di tenerci in contatto e di creare qualcosa, ma in questo momento è difficile prendere iniziative per non far perdere altro tempo di calcio e di vita a questi ragazzi. La scelta di non fermare gli allenamenti? Ci è stata data la possibilità di poter lavorare seguendo determinati protocolli e la società si è impegnata per darci tutto il possibile. Credo che per i ragazzi sia una valvola di sfogo molto importante, quindi ringrazio tutti quelli che si sono messi a disposizione per permettere loro di continuare».
IL BILANCIO. «Non faccio bilanci della mia esperienza come responsabile del settore giovanile perché sono gli altri a doverli fare, però stiamo facendo un lavoro importante grazie anche, ribadisco, a una società che ci dà tutto quello che ci serve. Per me è un vanto vedere che ce la siamo sempre giocata con tutti, poi ovviamente l’obiettivo rimane vedere i nostri giovani debuttare in prima squadra, perché quella è la gratificazione più grande per noi. Gli obiettivi futuri? In questo momento è davvero difficile fare progetti, ma speriamo sempre di migliorarci».