Il nuovo CT della Moldova ha parlato con i colleghi de L’Arena anche in vista del match odierno contro il Parma
Fresco CT della Moldova, Roberto Bordin è stato raggiunto dai colleghi de L’Arena per scambiare due chiacchiere sulla nuova avventura ma anche del Verona di Ivan Juric, una squadra che l’ex braccio destro di Mandorlini sembra seguire con molto interesse.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal tecnico classe ’65 ai microfoni del quotidiano scaligero.
LA NUOVA AVVENTURA. «Non mi sono mai confrontato con il ruolo di CT, quindi quella sulla panchina della Moldova sarà un’avventura diversa dalle altre. Voglio fare le cose per bene, quindi fino a maggio resterò a Chisinau per visionare i migliori profili del campionato e parlare con gli allenatori».
IL MOMENTO DEL VERONA. «Ho seguito tutte le partite dell’Hellas: la squadra sta disputando un campionato eccezionale e si salverà tranquillamente. Gli “scivoloni” di Roma e Udine saranno metabolizzati e non ci saranno strascichi, ne sono sicuro vista la qualità del Verona».
TRA IERI E OGGI. «Tra il “mio” Verona e quello odierno vedo delle analogie dal punto di vista dell’entusiasmo, ma non solo: anche noi sfiorammo l’Europa, inoltre Juric e Mandorlini sono due allenatori diretti e perfetti per la piazza. A questo Verona però manca il pubblico, in quanto il tifo del Bentegodi vale dai quattro ai cinque punti in più ogni campionato».
LA SOCIETÀ. «Setti ha sempre ragionato per piccoli passi, ma negli anni sta creando e mettendo fondamenta importanti e solide. Juric è sicuramente stato un acceleratore. Nel colpo Lasagna rivedo quello che fu Iturbe per il nostro Verona: può essere una scintilla».
L’UOMO-MERCATO. «Zaccagni è cresciuto da solo, lavorando sui propri limiti e spingendosi sempre oltre. Nell’Hellas di Mandorlini era un giovane con ancora tutto da imparare, oggi invece è strutturato, ha accelerazione e cambio di passo. È insomma un giocatore moderno e un punto di forza non indifferente. Il futuro? Verona è una piazza magica in cui si sta benissimo, però la carriera di un atleta è limitata: credo che possa ambire a un club in orbita Champions League. Trattenerlo sarà molto difficile, ma il calcio vive anche di queste logiche».
VERONA-PARMA. «Il Parma ha sbagliato le scelte iniziali e ora sta provando a risalire: per loro Verona è quasi un ultimo appello. Bisognerà giocare con il coltello tra i denti».
IL CONSIGLIO DI MERCATO. «All’Hellas vedrei molto bene Vitalie Damascan: è un attaccante classe 99′ di proprietà del Torino ora in prestito al RKC Waalwijk, in Olanda. Sarebbe ideale per il gioco di Juric».