Calcio Hellas
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Sturaro: “Non sono qui in vacanza: pronto a dare il massimo”

Il centrocampista classe ’93 si è presentato quest’oggi in conferenza stampa

Si è da poco conclusa la conferenza di presentazione di Stefano Sturaro, il quale nel pomeriggio si è presentato ai tifosi gialloblù rispondendo alle domande dei giornalisti attraverso la piattaforma virtuale Zoom.

Senza perdere tempo, ecco dunque le sue principali dichiarazioni.

LA TRATTATIVA. «L’operazione che mi ha portato all’Hellas si è conclusa in tempi molto brevi: mister Juric mi ha chiamato la domenica della partita contro il Bologna e aveva molta fretta di chiudere anche perché Tameze era infortunato. Da lì ho parlato con il Genoa e poi c’è stato l’incontro delle due società. Il tutto, come detto, è comunque accaduto in tempi brevi, anche perché tutti abbiamo remato nella stessa direzione. Il riscatto? Se il Verona deciderà di esercitarlo, vorrà dire che la società è rimasta molto soddisfatta di me. Io lavoro per quello, perché ne sarei molto felice».

PERCHÉ VERONA. «Arrivo a Verona perché ho bisogno di ritrovare me stesso e delineare il mio futuro: dopo un avvio di carriera molto veloce, ero arrivato a un punto in cui non sapevo più quale fosse la cosa giusta per me, complici alcuni errori miei ma non solo. Avevo quindi bisogno di un cambiamento e Verona potrebbe essere il trampolino per la seconda parte della mia carriera. Certamente non sono qui in vacanza: darò tutto per questa maglia e credo che, se sarò messo nelle condizioni di farlo, potrò dare molto».

IL MISTER. «A Verona ho trovato uno Juric cresciuto, così come sono cresciuto io: ha limato delle parti del proprio carattere e del suo essere allenatore. Dopo tutti questi anni è comunque normale che sia cambiato un po’ e penso lo abbia fatto in meglio, migliorandosi molto. Nella scelta di venire qui lui è stato determinante».

IL PRIMO IMPATTO. «Da fuori il Verona, così come l’Atalanta, è una squadra “simpatica” perché dà l’impressione di sopperire ai vari limiti con il duro lavoro. Una volta arrivato, ho visto come sia effettivamente così. Il ritmo degli allenamenti? Quello c’è un po’ ovunque, ma qui tutto questo lavoro si vede molto di più in campo anche grazie al modo in cui il mister concepisce il calcio: giocando costantemente uno contro uno non possiamo permetterci pause, quindi il ritmo si vede molto di più».

LO STATO DI FORMA. «Al momento mi sento bene e sono disponibile a tutti gli effetti. Ovviamente ho bisogno di tempo per mettere un po’ di benzina delle gambe, ma se chiamato in causa ci sarò».

IL RUOLO. «In campo mi vedo principalmente in mezzo, diciamo al fianco del regista. Se serve posso comunque adattarmi come ho sempre fatto: non ho mai avuto problemi a sacrificarmi per la squadra, anzi, l’ho sempre fatto molto volentieri».

I COMPAGNI. «Al mio arrivo sono rimasto molto impressionato da tutti sia sotto l’aspetto fisico e mentale. Difficile indicare un giocatore che mi abbia stupito più di altri, anche perché se l’Hellas sta facendo così bene è merito di tutti. Gli ex Genoa? A Verona ho ritrovato tante vecchie conoscenze, sia tra i giocatori che tra lo staff. Sicuramente questo è un vantaggio perché mi ha aiutato ad ambientarmi prima».

L’ULTIMO PERIODO. «Dopo le due ultime sconfitte abbiamo ripreso a lavorare alla grande: il risultato l’abbiamo già dimenticato, ma sappiamo dove abbiamo sbagliato e quindici stiamo allenando per evitare che ricapiti ancora. Il mister poi è molto bravo a tenere alto il morale di tutti».

GRESELE. «Purtroppo ho sentito di quanto capitato ad Andrea Gresele: personalmente non ho ancora avuto modo di conoscerlo, ma chiaramente è un avvenimento che ha toccato tutti noi, quindi siamo vicini al ragazzo, alla sua famiglia e a tutta la nostra Primavera».

GLI OBIETTIVI. «Credo che l’Hellas sia una società “giovane” e in costante crescita, quindi i margini di miglioramento sono enormi: starà alla società scegliere la via da intraprendere. Dove possiamo arrivare quest’anno? Difficile a dirsi, anche perché il girone di ritorno sarà molto duro in quanto molte squadre hanno aggiustato qualcosa. Aspettiamo qualche partita, poi potremo farci un’idea della nostra effettiva forza».

L’ITALIA. «Credo che la Nazionale sia il sogno di ogni calciatore, una cosa di cui non ti stanchi mai. Al momento mi vedo un po’ distante dalla maglia azzurra, però in carriera ho imparato che il lavoro paga sempre. Io quindi darò il massimo, poi vedremo dove arriverò».

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

All'ora di pranzo i baby gialloblù affronteranno i pari età neroazzurri, diretta su SiLive24...
Il doppio ex della sfida, autore dello scudetto gialloblù, racconta la sua emozione...
Aria di vigilia in casa Hellas, domani arriva la Fiorentina...

Dal Network

Lesione di medio grado a carico della regione adduttoria della coscia sinistra per il difensore...
Le dichiarazioni del difensore biancoceleste in vista della partita da ex contro i gialloblù...
Cannavaro debutta con un k.o. sulla panchina friulana: Cristante la decide con un gol al...

Altre notizie

Calcio Hellas