Il presidente dell’Hellas si è raccontato ai microfoni del Corriere dello Sport, parlando di passato, presente e futuro
È un Maurizio Setti a tutto tondo quello che si è raccontato al Corriere dello Sport nell’intervista comparsa sull’edizione odierna del quotidiano: il patron gialloblù ha infatti parlato delle ultime due stagioni, ma anche di vecchie conoscenze e ambizioni future.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
TRA IERI E OGGI. «Se devo scegliere tra quanto fatto l’anno scorso e quanto fatto in questa stagione, scelgo l’anno scorso: da neopromossi non era per niente facile esprimere quel tipo di gioco, abbinandogli i risultati. Sono anche convinto che se non fosse stato per il lockdown saremmo arrivati ancora più in alto. Ciò comunque non mi impedisce di apprezzare il grandissimo lavoro attuale, soprattutto alla luce dei tanti infortuni con cui, come tutti, abbiamo dovuto fare i conti. Il nostro segreto? Una catena di comando molto corta formata da me, D’Amico e Juric».
IL MISTER. «Se fosse un’auto, Juric sarebbe la mia Ford Mustang gialloblù, un cavallo di razza grintoso e che regala grandi soddisfazioni. Cambiarlo con Guardiola, Klopp o Mourinho. No, Juric è perfetto per il Verona. Parliamo di grandi tecnici, ma credo che anche il mister abbia i mezzi per arrivare ad alti livelli».
PROFESSIONE PRESIDENTE. «Da piccolo mi affascinavano l’autorevolezza, il carisma, l’equilibrio, la determinazione e l’eleganza di Boniperti. Oggi apprezzo molto Lotito e De Laurentiis, due presidenti che stanno ottenendo grandi risultati pur con una gestione virtuosa. Il calcio è un’azienda che va gestita con cuore e passione, ma anche con raziocinio. Negli anni ho per esempio imparato a non incaponirmi su un giocatore, in quanto le occasioni sono ovunque, vanno solo sapute cogliere».
I GIOCATORI. «Il mio sogno è portare a Verona un altro Luca Toni, bomber vero ma anche punto di riferimento carismatico per tutta la squadra. Il più grande rimpianto? Rafa Marquez: penso che se fosse stato allenato da Juric, avrebbe potuto esprimersi ad alti livelli».
PERLE A CONFRONTO. «Tra la rovesciata di Zaccagni e il gol al volo di Dimarco preferisco il secondo, però anche la rete di Zac rimarrà nella storia dell’Hellas».
Certo che ammira due dei presidenti più corretti e onesti della serie A, Lotito e de laurentis…….?
Da Buffone a grande Presidente è un attimo, basta ascoltare parte della piazza Verona, spendere il giusto per stabilizzare il capolavoro di Mr Juric!!!
Spero sia sincero e che impari a progettare…??
Compralo alora senza sognar tanto! Sveglia
Ecco adesso non fare caxxate e tieniti stretto il mister e quei giocatori per aprire un ciclo.
Attendo con ansia la replica dei babaroni anti società
Setti vattene
Che esempi di grandi presidenti complimenti pietà