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Romulo: “Toni un animale d’area. Il gol più bello? Quello contro il Vicenza”

L’ex “tuttocampista” gialloblù si è raccontato a Nicolò Schira nel corsi di una lunghissima chiacchierata

È stata davvero una lunga intervista quella concessa da Romulo a Nicolò Schira: tra i tanti argomenti trattativi, c’è ovviamente stato modo di parlare anche di Hellas, sia passato che presente.

Dagli ex compagni di squadra fino al gol più bello in carriera, ecco dunque le principali dichiarazioni del “tuttocampista” italo-brasiliano.

GLI EX COMPAGNI. «Sono rimasto in contatto con tantissimi miei ex compagni di squadra, soprattutto i brasiliani: sento spesso Rafael, Nicolas, Jorginho, Nené, Martinho, Rafa Marquez, Bessa, Empereur, Luiz Felipe, Lucas Leiva… Cassano poi mi faceva tanto ridere, ma il migliore era Troianiello, uno che trasmette felicità e allegria a tutto lo spogliatoio. Fosi un d.s. lo vorrei in tutte le mie squadre, anche perché, come dimostrano tutte le sue promozioni in carriera, è anche un portafortuna. Il più forte di tutti? Coman mi aveva impressionato, ma anche Toni era incredibile, un vero animale da area di rigore. A Firenze era al suo massimo, ma anche a Verona ha segnato tantissimo: in una mia eventuale Top 11, lui sarebbe il centravanti».

IL FUTURO. «Mi sto allenando molto, ma non so ancora quale sarà la mia prossima squadra. Potrei rimanere in Italia come andare in Spagna o in Brasile, al momento però non posso dire di più».

GLI ALLENATORI. «In carriera ho incrociato tanti tecnici, e da ognuno ho imparato qualcosa: Delio Rossi mi ha insegnato a difendere, Montella ad attaccare, da Mandorlini ho imparato i tempi di inserimento. Anche Inzaghi e Corini mi hanno dato tanto, mentre non ho mai avuto il piacere di essere allenato da Sarri. Chissà, magari in futuro…».

L’HELLAS. «Il gol più bello della mia carriera l’ho segnato quando ero a Verona: è quello contro il Vicenza, un tiro al volo all’angolino di cui i tifosi si ricordano ancora oggi e che fu importantissimo per la promozione. Zaccagni? Mi sta impressionando: quando io ero al Verona era un ragazzino che non giocava mai, anche se si vedeva che aveva un grande talento. Credo diventerà uno dei più forti centrocampisti della Serie A: è pronto per una big, so che lo vuole il Napoli e penso che sia pronto per il grande salto».

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