Le dichiarazioni in esclusiva del procuratore dell’attaccante classe 2000 reduce dall’esperienza all’Arezzo, che dal 2006 lavora nello scouting e tra i tanti giovani scoperti e assistiti negli anni può vantare Lovato, Bettella, Manuel Lazzari e Jacopo Sala
Il 4 gennaio inizierà il calciomercato invernale. Una sessione di riparazione che vedrà protagonista anche il Verona, con Juric che nelle scorse settimane ha sottolineato come sia necessario non commettere gli errori in sede di mercato. Tradotto: profili integri fisicamente e con maggior esperienza. Inoltre D’Amico sarà impegnato con le operazioni in uscita, con alcuni esuberi e giovani che dovranno cercarsi una nuova sistemazione. Tra questi anche l’attaccante Adama Sane, che rientra a Verona dopo una prima esperienza tra i professionisti con la maglia dell’Arezzo. Il classe 2000 in Toscana ha segnato 1 gol in 7 presenze complessive, prima del cambio di allenatore. Per commentare la sua situazione e avvicinarci alla sessione di mercato, CalcioHellas.it ha contattato in esclusiva il suo agente e avvocato Andrea Marcenta della Sports Pro Agency, che da qualche mese ha iniziato una collaborazione con la GR Sports Football di Giuseppe Riso per lo scouting sul territorio del Triveneto. Queste le sue parole:
Cosa non ha funzionato nell’esperienza di Sane all’Arezzo?
“Sane è partito bene, applicato e determinato, giocava con continuità. Poi all’Arezzo sono cambiati il direttore sportivo e l’allenatore che lo avevano voluto fortemente in estate e da quel momento Sane ha trovato meno spazio. Adesso stiamo cercando di ricollocarlo e sto parlando col Mantova, col Foggia e la Pro Sesto. Delle tre al momento quella più avanti è il Mantova, anche per il rapporto con il Verona, e nei prossimi giorni verrà approfondito questo discorso. C’è la necessità di valorizzare il giocatore in prestito, con la speranza che Sane sia pronto per la prima squadra del Verona nella prossima stagione”.
Da operatore di mercato cosa si aspetta dal Verona in questo calciomercato invernale?
“Il Verona è un’ottima società, sta dimostrando di saper lavorare molto bene con i giovani e l’obiettivo della dirigenza e del mister è quella di continuare sulla stessa linea: valorizzarli al massimo. Dire se a gennaio verrà fatta qualche operazione è ancora troppo presto, sicuramente sono in corso delle trattative, ma non saprei dire se si concretizzeranno in questa sessione o nella prossima. Il Verona deve pensare a fare un campionato importante e a restare a determinati livelli”.
Juric però ha chiesto anche giocatori esperti…
“Sicuramente serve un equilibrio tra giocatori d’esperienza e giovani che meritano. Il lavoro di Juric e del direttore con i giovani è fuori discussione, un esempio per tante società italiane. Il movimento del calcio italiano dovrebbe andare nella direzione che ha preso da qualche anno il calcio europeo. In Bundesliga già hanno esordito dei 2003. Le carriere si stanno accorciando, oggi bisogna puntare sui giovani di 17 anni perché se un giocatore di 30 anni non ha raggiunto un determinato livello allora la sua carriera può considerarsi quasi finita. Oggi, che siamo il 1° gennaio 2021, all’estero ci sono 2005 che si allenano in Prima Squadra, qui in Italia è utopia”.
