Il doppio ex dell’incontro si è raccontato ai nostri microfoni in vista del match del Bentegodi

Ancora qualche ora e poi sarà Verona–Cagliari, gara valida per la decima giornata del campionato di Serie A.

Per prepararci meglio alla sfida abbiamo deciso di raggiungere un grande oppio ex dell’incontro, Vittorio Pusceddu, con il quale abbiamo parlato del match, ma non solo.

Di seguito, dunque, la nostra intervista all’ex terzino gialloblù.

Verona-Cagliari, sfida da doppio ex..
«Sono due società a cui sono molto grato e tuttora molto legato. Le tifo entrambe e quindi spero che domani giochino tutte e due una grande partita, giocando a viso aperto».

Qualche ricordo particolare legato al Verona?
«Sia da calciatore dell’Hellas che da avversario è sempre stato emozionante giocare a Verona. La squadra poi mi è sempre molto cara e tuttora ne seguo i risultati, anche perché ha quello storico Scudetto che la rende unica. Peraltro, parlando di risultati, sono molto contento di quanto la squadra sta facendo in questi due anni: i tifosi gialloblù sono davvero fantastici e si meritano sia questa categoria che queste soddisfazioni».

E sulla città cosa ci dici?
«Sono molto legato a Verona tanto quanto lo sono a Cagliari, anche perché ci ho vissuto trent’anni, quindi ogni volta che vengo è sempre una grande festa con tifosi ed ex compagni: sono tanti quelli che dopo il ritiro hanno deciso di stabilirsi lì…».

Che squadre arrivano al match di domani?
«Il Verona è sicuramente più in forma, inoltre gioca in casa ed è reduce da una grande vittoria sull’Atalanta. Il Cagliari invece arriverà molto rimaneggiato a causa dell’emergenza Covid, ma penso che comunque saprà comunque farsi rispettare».

Grande merito di questo Verona è sicuramente di Juric: cosa ne pensi del tecnico gialloblù?
«Juric già l’anno scorso ha fatto vedere di avere la squadra saldamente in pugno, come dimostra anche il fatto che per lunghi tratti insieme all’Atalanta e appunto al Cagliari abbia espresso il miglior calcio d’Italia. Quest’anno poi si è confermato, il che è un chiaro segnale del fatto che abbia fatto capire chiaramente fatto capire ai suoi cosa voglia».

Il Verona è un magnifico collettivo oppure c’è qualcuno che spicca?
«L’Hellas gioca un calcio totale in cui tutti aiutano sia in fase offensiva che difensiva, quindi è tutto il collettivo a rendere. Penso però che Zaccagni spicchi un po’: sta disputando un campionato strepitoso e mi sta entusiasmando: attacca, difende, recupera palloni, sulla fascia va come un treno… E poi c’è Silvestri, un altro giocatore che sta avendo un rendimento altissimo».

Il mercato di gennaio si avvicina: cosa deve fare il Verona?
«Io credo che, salvo infortuni, l’Hellas non abbia grandi movimenti in serbo né in entrata né in uscita, perché va bene così com’è. Poi ovviamente starà a Juric, Setti e D’Amico valutare dell’interno se servirà muoversi….».