
Le dichiarazioni dell’ex centrocampista gialloblù, attualmente svincolato, alla vigilia della gara contro i sardi
Dopo il confronto in Coppa Italia, Hellas e Cagliari tornano ad affrontarsi in campionato a distanza di dieci giorni. Tante assenze da una parte e dall’altra nel lunch match in programma domani al Bentegodi. Per avvicinarci alla partita e commentare l’inizio di stagione della squadra di Juric, CalcioHellas.it ha contattato in esclusiva l’ex centrocampista gialloblù Romulo:
Che effetto le fa vedere il Verona al settimo posto in classifica?
“Sono innamorato di Verona, ci vivo e ci ho giocato per quattro stagioni: sono praticamente un tifoso. Mi fa sempre piacere che faccia così bene. Lo scorso anno non sono riusciti ad andare in Europa League per pochi punti, un po’ come capitò a noi con Mandorlini qualche anno fa. Spero possa far meglio quest’anno perché se lo merita. Con Juric ho lavorato per due-tre mesi al Genoa e devo dire che è molto preparato. Non lascia mai niente al caso e guardando l’Hellas si vede subito che c’è la mano dell’allenatore. Il suo Verona è sempre ben disposto in campo, sa quando pressare alto o basso, ed è una squadra con delle uscite davvero interessanti. Con un allenatore come lui ti diverti a giocare a calcio perché sai esattamente cosa farai tu in campo, ma anche cosa farà il tuo compagno e non è poco”.
Lei è stato allenato da Juric al Genoa, lo vede cambiato rispetto all’esperienza in rossoblù?
“Credo sia rimasto lo stesso di Genova, ma lì dipendeva molto dalla società. Genoa non è un ambiente facile per allenatori, direttori sportivi e giocatori”.
È rimasto sorpreso dalla rapidità con cui la squadra abbia appreso le idee di Juric, nonostante i tanti nuovi giocatori?
“Non mi ha sorpreso perché quello è lo stile di Juric e se resterà, giocherà così anche l’anno prossimo. Lavorare con lui rispetto ad altri è molto più facile, perché lui lavora praticamente a uomo. Per un giocatore è più facile giocare con un punto di riferimento sia a livello difensivo che offensivo”.
C’è un singolo che l’ha sorpresa maggiormente?
“Da Ilic a Zaccagni, tutti stanno facendo bene e mi fa piacere. Così come Silvestri che è un carissimo amico. Lui e Zaccagni sono cresciuti tantissimo grazie a Juric, che ha saputo tirar fuori tutto il loro talento. Sono convinto che cresceranno ancora. Zaccagni si è sempre allenato bene anche quando non giocava perché era troppo giovane, ma il talento si vedeva. Aveva bisogno di tempo e della fiducia dell’allenatore”.
Domani al Bentegodi arriva il Cagliari…
“Il Cagliari ha un allenatore molto in gamba come Di Francesco. Ho visto il Cagliari contro lo Spezia, una bella partita che i rossoblù hanno rimontato nel secondo tempo grazie alla mano dell’allenatore. Il Verona è una squadra che attacca bene gli spazi, mentre il Cagliari cerca un possesso palla un po’ più prolungato. Sarà una partita molto tattica e sicuramente non me la perderò perché sono due allenatori che mi piacciono”.
E lei quando tornerà in campo?
“Il mio procuratore è all’estero e sta parlando con diverse squadre anche straniere. In Italia c’è una squadra di Serie A interessata e siamo a buon punto. In Serie B ci sono tre squadre interessate che lottano per la promozione. Credo che nelle prossime settimane prenderò una decisione, ma mi alleno sempre e sono già pronto”.
