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Nosotti: “Sassuolo e Verona non sono più sorprese. Sarà una bella partita”

Il giornalista di Sky, ospite del Salotto Gialloblù, ha presentato la sfida in programma al Bentegodi

Verona e Sassuolo non sono più sorprese: ne è certo Marco Nosotti, giornalista di Sky domani a bordocampo in occasione della sfida del Bentegodi.

Chiamato a presentare la sfida ai microfoni del Salotto Gialloblù, il collega si è infatti complimentato con entrambe le squadre, affermando poi di aspettarsi una bella partita.

Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.

L’AVVERSARIO. «Mi aspetto una bella partita perché ci sono principi, idee di gioco e coraggio da entrambe le parti. Credo che Sassuolo e Verona si giochino la palma di favola più bella del campionato: dico “favola” perché ormai nessuna delle due è più una sorpresa… Il Sassuolo comunque è ben allenato, gioca con lo stesso allenatore da tre anni ed è in fiducia: mancherà Caputo, ma i neroverdi hanno tanti elementi di valore e solitamente non risentono troppo delle assenze».

L’HELLAS. «Credo che la presenza di Lazovic sia pesantissima, ma questo campionato dovrà sempre fare i conti con il Covid… Sarà necessario trovare qualche soluzione per migliorare in zona gol, però c’è una grande fase difensiva e una grande adesione alle idee di calcio di Juric. La stagione finora è forse stata segnata dalle assenze, ma la squadra ha saputo far fronte con qualche mossa tattica azzeccata, come per esempio lo spostamento di Dawidowicz in mezzo».

I SINGOLI. «Kalinic è un giocatore che sa finalizzare ma anche che lavora molto con la squadra. Mi piace molto anche come Zaccagni si muove nella “terra di mezzo”. Io personalmente aspetto Benassi, uno che alla Fiorentina ha dimostrato di saper essere decisivo».

I DUE TECNICI. «Juric e De Zerbi sono due allenatori che “giocano”: vedendoli da bordocampo si capisce per loro l’area tecnica è troppo piccola, ma ciò che esce dalle loro bocche non sono solo urla, ma indicazioni tattiche che i giocatori conoscono bene. In generale sono due tecnici che amano imparare e migliorare, e credo che per loro i prossimi anni saranno molto importanti per la loro ascesa. Sotto l’aspetto tattico sono molto simili, anche se hanno un modo diverso di proporla: entrambi si ispirano un po’ a Bielsa, un maestro di calcio ma anche un grande uomo, con valori anche extracalcistici».

LA NAZIONALE. «In Nazionale ho visto bene Locatelli e Berardi, ma speravo anche di vedere Zaccagni, il quale però è purtroppo è rientrato prima. La sua convocazione comunque non è stata casuale, vuol dire che ha fatto qualcosa per meritarsela e che potrebbe essere un giocatore con caratteristiche adatte al gioco di Mancini. Silvestri? Mi piace come gioca, e sono contento che sia tornato in Italia e che abbia avuto continuità. Anche la sua è una convocazione meritata».

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3 anni fa

Anca la to nasela…

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