Il presidente gialloblù, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha spiegato la scelta di “frenare” un po’ sulle spese estive

Sul mercato si poteva fare qualcosa di più: ad affermarlo ai microfoni de La Gazzetta dello Sport è… Maurizio Setti!

Avete letto bene: il presidente gialloblù, intervistato dalla Rosea, ha infatti dato ragione a Juric, spiegando tuttavia le proprie ragioni: di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del patron dell’Hellas.

L’OBIETTIVO. «Restiamo una squadra che deve lottare per la salvezza, quindi restiamo concentrati sul distacco che abbiamo dalla terzultima. La strada è ancora molto lunga e dobbiamo far fronte alle tante difficoltà di questo periodo. I ragazzi e il mister comunque sono da elogiare: lo spirito e la mentalità sono quelli dello scorso anno».

IL MILAN. «Per una squadra come la nostra tutte le partite sono difficili, ma proveremo sempre a giocarcela contro chiunque. Diventare il primo presidente del Verona che vince a San Siro? Non voglio pensarci, preferisco pensare alla soddisfazione di vedere la mia squadra portare il proprio atteggiamento anche contro il Milan primo in classifica. Mi piace molto che come noi abbiano deciso di puntare sui giovani, inoltre stimo molto Pioli, che ho avuto al Bologna, e Ibrahimovic: credo che quest’ultimo sia un caso da studiare per dimostrare quanto incida la mentalità per un calciatore».

LA NAZIONALE. «Il fatto che la Nazionale sia tornata a pescare in casa nostra è un onore per noi e un prestigio per i ragazzi. Mi piace sottolineare che Silvestri è stato convocato grazie a quello che ha fatto nel Verona e che Lovato sia stato pescato da noi in Serie C».

KALINIC. «Avevamo provato a prendere Kalinic già l’anno scorso, ma non si erano verificate le condizioni per poterlo prendere. Quest’anno, invece, ci siamo riusciti».

IL MERCATO E JURIC. «Do ragione al mister quando dice che si sarebbe aspettato qualche acquisto in più, anche perché era quello il piano iniziale. La situazione di incertezza in cui viviamo e i tanti mancati introiti dell’ultimo periodo mi hanno però spinto a essere un po’ più cauto e a creare una sorta di “cuscinetto economico” per le emergenze. In un altro momento storico avrei sicuramente speso di più, anche per gratificare ulteriormente il nostro tecnico che ha lavorato e continua a lavorare benissimo con i giocatori che ha a disposizione, valorizzandoli in modo straordinario. Com’è Juric? Il solito “martello” dell’anno scorso… (ride, ndr)».