Le dichiarazioni dell’allenatore croato dopo la vittoria ai rigori nel derby di Coppa Italia contro i lagunari
Ivan Juric, allenatore dell’Hellas Verona, ha commentato al canale mediatico gialloblù la vittoria ai rigori contro il Venezia:
“Una partita difficile da spiegare. Già all’inizio non eravamo al massimo, dopo si sono infortunati Faraoni e Ruegg: stiamo vivendo una situazione difficile dentro lo spogliatoio. Dawidowicz è tornato in campo dopo tanti mesi e la squadra comunque ha fatto cose normali, buone, ed eravamo sereni sul 2-0. Devo fare i complimenti ai ragazzi perché hanno reagito dopo il 3-2 e non era facile. Abbiamo vinto ai rigori e lo prendo come un buon segnale. Abbiamo passato il turno e 8 punti in classifica prima della sosta. In queste due partite dovremo fare bene, per poi ripartire con più opzioni”.
SECONDE LINEE. “Quest’anno è più difficile allenare perché ci sono 15-16 giovani nuovi che non parlano la stessa lingua e arrivano da altri campionati. Non è facile assemblare la squadra, ma questi giovani mi stanno dando segnali di compattezza e voglia di imparare. Oggi qualcuno ha fatto bene, altri meno, ma non bisogna criticarli troppo perché è normale: Amione ha commesso errori, ma è un 2002 e non conosce ancora la lingua. Bisogna dargli tempo e non caricarlo con troppe aspettative perché è la prima volta che gioca nel calcio vero, e sperare che poi migliori”.
GESTIONE DEL GRUPPO. “Oggi mancavano quelle mille persone sugli spalti. Penso che fino ad oggi i ragazzi hanno fatto molto bene. Certe partite sono andati anche oltre. Abbiamo perso tanti giocatori per il covid e per gli infortuni a causa della preparazione. Bisogna essere soddisfatti per quanto fatto finora“.