
Gli uomini di Juric smuovono la classifica al termine di una partita tutto sommato ben giocata: ecco i nostri giudizi
È tutto sommato una buona prestazione quella messa in campo questa sera dal Verona: i gialloblù, soprattutto nel primo tempo, contro il Genoa sono infatti stati piuttosto propositivi e non hanno rischiato granché.
Con questa premessa, andiamo quindi a veder le pagelle dei gialloblù.
SILVESTRI: 6,5. Un solo “vero” intervento, ma decisivo: al 33′ infatti salva tutto su Pandev.
CECCHERINI: 6. Poco sollecitato dagli avversari, ma buon debutto per il difensore arrivato dalla Fiorentina.
LOVATO: 6,5. In velocità non sarà un fulmine, ma quando pianta i piedi per terra e sfrutta il fisico è difficile competere. Qualche sbavatura, ma prova tutto sommato positiva.
EMPEREUR: 6. Anche lui contribuisce a contenere gli attaccanti rossoblù.
FARAONI: 6. Meno vistoso rispetto al solito, ma va vicino al gol e strappa la sufficienza.
VIEIRA: 6,5. Dovrebbe essere quello che fa legna, ma in realtà è quello che le prende: su di lui due falli “da arancione”. Il buon Ronaldo, comunque, si rialza sempre.
ILIC: 6. Parte bene, si spegne un po’ alla distanza. Prova comunque sufficiente.
LAZOVIC: 5,5. Si accende un po’ nel finale, ma non basta per la sufficienza.
TAMEZE: 6,5. Recupera un enorme numero di palloni ed è anche piuttosto propositivo. Buonissima prova per il numero 61 gialloblù.
COLLEY: 6,5. Frizzante, guizzante, a tratti imprendibile: un esempio è quando si fa una settantina di metri palla al piede trovando poi una conclusione pericolosa.
FAVILLI: 5,5. Cerca sempre la lotta, probabilmente anche quando non serve. Alla fine viene giustamente sostituito.
KALINIC: 6. Entra bene e regala un paio di spunti interessanti. Attendiamo che abbia più minuti nelle gambe.
DIMARCO: 6. Anche per lui un buon impatto sulla gara e un cross interessante per Salcedo.
SALCEDO: 6. Appena entrato rischia di trovare un pesantissimo gol dell’ex: Perin gli dice di no.
ZACCAGNI: 6. Entra con voglia di fare e si procura una buona punizione.
JURIC: 6. Si arrangia con quello che ha. Magari si sarebbe potuto vincere, ma alla fine smuovere la classifica non è mai male. Nota di merito per essere rimasto in maniche corte in una serata tutt’altro che calda.
