Sei gol e qualità per il talento di Juric (squalificato) che a fine stagione potrebbe tornare a Bergamo
Come riportato dal Corriere di Verona, il colpo di tacco con cui Matteo Pessina ha riaperto la partita dell’Olimpico non è bastato al Verona per guadagnarsi un risultato positivo, ma ha certificato, una volta di più, la grande qualità del «tuttocampista» dell’Hellas.
Il classe 1997 è arrivato a quota 6 in stagione, capocannoniere gialloblù alla pari di Samuel Di Carmine, che è un attaccante e batte i rigori. E questo fa capire quanto Pessina sia in grado di incidere nel gioco del Verona. Un leader con il sorriso, un ragazzo che ama il balletto, la buona cucina e il latino, studente universitario e calciatore di fino. Domani, per lui, sarà un incontro speciale, visto che davanti all’Hellas ci sarà l’Atalanta. Della società nerazzurra è il cartellino di Pessina, girato in prestito al Verona, a settembre, e subito a segno nella gara di Lecce. Sua fu la marcatura decisiva, una sorta di immagine in anteprima della sua annata, fatta di tantissime luci, simbolo dell’Hellas delle sorprese.
L’accordo con l’Atalanta lascia pochi margini: riscatto a favore dell’Hellas a 4,5 milioni di euro, controriscatto per il club nerazzurro a 500.000 euro. Si dovrebbe aprire un confronto per valutare la conferma a Verona di Pessina, il cui cartellino è stimato oltre 10 milioni di euro e fa gola al Napoli, al Milan e alla Fiorentina. Domani, dunque, la partita con un passato che potrebbe essere futuro imminente per Pessina