L’ex terzino (oggi opinionista di DAZN) ha parlato della sfida di stasera, ma non solo, ai microfoni di Hellas Channel
È stata una mezz’ora piuttosto interessante quella passata ad ascoltare le dichiarazioni rilasciate da Federico Balzaretti ai microfoni della nuova radio di Hellas Channel: l’ex terzino, oggi opinionista per DAZN, ha infatti detto la propria sulla sfida tra Verona e Parma in programma stasera al Bentegodi, ma non solo.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
DUE SORPRESE. «Ora Parma e Verona sono sullo stesso piano, ma è chiaro che l’Hellas sia stato più sorprendente perché è una neo-promossa, e quindi partiva con qualche certezza in meno. Adesso però sono entrambe meritatamente in un’ottima posizione di classifica, anche perché tutte e due sono squadre che lavorano bene e che hanno un’identità ben precisa».
JURIC E D’AMICO. «Grande merito del rendimento del Verona va a Juric. Il mister è molto simile a Gasperini, soprattutto se andiamo a guardare i numeri difensivi, i movimenti in campo e il concetto della verticalità, tuttavia ci ha messo anche del suo. Non dimentichiamoci comunque di Tony D’Amico, bravo a pescare i giocatori giusti per il proprio allenatore, alcuni poi con esiti straordinari».
I GIOCATORI. «Rrahmani è stato un grande colpo, ma io penso che il top sia stato Amrabat, la cui grandissima corsa si completa benissimo con la qualità di Veloso. Miguel è stato rigenerato da Juric, così come Lazovic, un giocatore che mi è sempre piaciuto così come Faraoni. Zaccagni poi ha qualità importanti ed è molto continuo, secondo me può puntare alla Nazionale. Kumbulla? È un “difensore difendente” in un calcio in cui i difensori pensano più a impostare che a non concedere gol. Per me i difensori devono essere “brutti, sporchi e cattivi”, ma oggi ne sono rimasti pochi così: ecco perché lui spicca così tanto. Inoltre mi piace molto perché rimane sempre calmo, anche quando sbaglia».
LA PARTITA. «In Verona-Parma mi aspetto molti gol: in questo momento è difficile mantenere alta la pressione sull’avversario per tutti i novanta minuti, e i tanti giocatori di qualità presenti da ambo le parti potrebbero approfittarne per trovare più facilmente la via della rete con una giocata. Le due squadre sono poi mentalmente “libere”, quindi anche questo potrebbe influire».
I TIFOSI. «Ricordo bene i tifosi del Verona, e oggi mancano molto, anche perché una tifoseria così calda spinge i giocatori in campo a dare qualcosa in più. Speriamo di che gli stadi possano tornare a riempirsi al più presto, anche perché stare a bordocampo e non sentire il tifo è surreale».
