Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport troviamo un’intervista all’attaccante del Verona in prestito allo Spezia
Antonino Ragusa sta disputando un ottimo campionato, con otto gol segnati che fanno sognare un qualcosa di grande allo Spezia di Italiano.
Raggiunto da La Gazzetta dello Sport, l’esterno in prestito dal Verona ha avuto modo di parlare anche del suo recente passato in gialloblù, a cominciare dalla festa promozione dopo la finale di ritorno vinta al Bentegodi contro il Cittadella: «Abbiamo cominciato a festeggiare in quello stadio, dal fischio finale. Bellissimo vincere così, davanti a quel pubblico, con una grande rincorsa e la rimonta col Cittadella».
A Verona ritrova Aglietti: lei stava recuperando dall’infortunio e non l’ha potuto aiutare. È un rimpianto?
«Ricordo la tranquillità che ci aveva trasmesso, non aveva tempo per cambiare tante cose, doveva solo gestire e l’ha fatto bene. Mi dispiace non essere stato a disposizione, ma non era il caso di rischiare».
A Sassuolo è stata anche la sua unica esperienza di due anni di fila nello stesso club. Perché cambia sempre?
«Non lo devo dire io… All’inizio il Genoa mi faceva girare per farmi le ossa, poi ci sono stati altri motivi. Qui si sta benissimo e ci sono posti bellissimi, mettere radici qui non sarebbe una brutta cosa, anche se il cartellino è del Verona».
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