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Hellas, quattromila euro al giorno per tornare a giocare

Tra mascherine, macchinari e logistica il club spenderà 400.000 euro per cento giorni di lavoro

Come riportato dal Corriere di Verona, tornare a giocare ha un prezzo elevato. Nel caso dell’Hellas, i calcoli stimati al momento portano a un totale che supererebbe i 400mila euro. Considerando che da quando sono iniziate le attività per far lavorare in sicurezza l’azienda (si parla non soltanto della gestione e della conduzione dell’area sportiva, ma di tutto quel che riguarda l’Hellas) al giorno in cui la stagione terminerà passeranno cento giorni, la spesa quotidiana sostenuta sarà di circa 4.000 euro.

È utile dividere i capitoli di spesa in tre sezioni principali. La prima è quella degli strumenti di igienizzazione, la seconda è relativa all’ambito medico-sanitario, mentre la terza riguarda l’organizzazione dell’evento-partita. Quest’ultima, a sua volta, segue due direttrici: da un lato le gare interne, dall’altro quelle in trasferta.

SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI. La società gialloblù ha comprato mascherine, gel e quanto è necessario per igienizzare il centro sportivo di Peschiera del Garda, la sede, lo store, ma ha acquistato anche i macchinari che servono per farlo. Si parla di un’uscita pari a 75mila euro. Una cifra a cui si considera che dovrà essere aggiunta una somma che toccherà i 25mila euro (perlomeno) fino alla chiusura dell’annata. Dunque, 100mila euro.

CONTROLLI MEDICO-SANITARI. E sempre 100mila euro saranno, come minimo, da pagare per controlli, visite e prelievi a gruppo-squadra, dirigenza e collaboratori. Si parla di 50-55 persone coinvolte e di esami articolati da ripetere con frequenza, prima di tutto i tamponi. Mensilmente, l’uscita media sarà compresa tra i 30 e i 35mila euro. Questo il dato per le spese sanitarie.

PARTITE. Giocando d’estate, si è dovuto provvedere a una semina apposita del manto erboso del Bentegodi per adattare il campo alle temperature stagionali. Inoltre, ci sono da inserire nei conti le apparecchiature per gli ingressi e i controlli, a cominciare dai termoscanner, e tutti gli adempimenti regolamentati dal protocollo. Le sette partite in programma in casa costeranno al Verona 120mila euro. Dopo, ci sono quelle esterne, per cui il calcolo è oscillante, legato ai prezzi degli alberghi, al noleggio dei charter e alle prenotazioni dei biglietti del treno. Se il protocollo non verrà alleggerito, bisognerà avere a disposizione un numero doppio di camere in hotel, visto che la normativa attuale prevede che siano ammesse soltanto le singole. Identico discorso vale per il pullman: non ne basterà uno, ma dovranno essere, anch’essi, raddoppiati.

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