L’ex tecnico gialloblù, in collegamento con TMW Radio, non utilizza mezzi termini per quando riguarda la ripresa del mondo del pallone
Le aziende devono riaprire; il calcio è un’azienda; il calcio deve riaprire. È questo il sillogismo alla base del ragionamento di Gigi Cagni, il quale ai microfoni di TMW Radio si è chiaramente espresso in favore del fronte del “sì”.
Di seguito, infatti, le sue principali dichiarazioni:
«Riaprono le aziende e il calcio lo è, quindi deve riaprire: un minimo di rischio c’è per forza, ma non si può aspettare che tutto funzioni, altrimenti non riaprirebbe più nessuno. Sento parlare di contatti nel calcio, ma non durano mai più di qualche secondo.
Tutto ancora in bilico? Serve tempo per un protocollo preciso: io fossi stato in Governo e vertici del calcio avrei cercato di parlare meno ma dare notizie più precise, in modo da non creare troppa confusione. Spero che, alla fine di tutto ciò, quelli che si sono dimostrati inadeguati se ne vadano».