La vice-allenatrice gialloblù al momento di trova a Bolgheri, dove gestisce parte dell’azienda agricola di famiglia
È una quarantena di lavoro e studio per Silvia Fuselli: la vice-allenatrice dell’Hellas, poco prima del blocco totale, è infatti tornata in Toscana, dove sta gestendo la parte vitivinicola dell’azienda.
Raggiunta da Hellas Channel, l’ex giocatrice gialloblù ha quindi raccontato del suo isolamento tra le vigne, ma non solo: di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
LA QUARANTENA. «Attualmente sono Bolgheri (provincia di Livorno, ndr), a casa dei miei genitori, dove sono arrivata poco prima del blocco totale degli spostamenti. Sto bene e mi occupo della mia attività parallela, ossia la gestione della parte dell’azienda agricola di famiglia che produce vini. Il lavoro in vigna ha occupato gran parte del mio tempo: ho potuto seguire fasi di lavoro che normalmente non riesco a vedere poiché non sono a casa. Sono fortunata perché almeno ho potuto stare all’aperto, peraltro in un posto meraviglioso».
IL BLOCCO DEL CALCIO. «Questo blocco ha ovviamente portato grandi disagi, e gli atleti soffrono questa condizione. Noi ci stiamo adoperando per fornire alle ragazze dei programmi adeguati per le loro esigenze, ma chiaramente non è facile: innanzitutto non sappiamo se e quando questo campionato ricomincerà, e poi non tutte hanno spazi e mezzi adeguati. È importante che tutte riescano a mantenere un minimo di condizione atletica, ma anche psicologica, perché sarà quella che poi, quando sarà il momento, fornirà le energie per ripartire».
AGGIORNAMENTO. «In questo periodo mi sto tenendo in contatto un po’ con tutti per sapere come va. Sento spesso mister Pachera, il quale mi ha anche fornito del materiale per studiare e tenermi aggiornata. Non potendo andare sul campo, è importante approfondire la propria preparazione, soprattutto per me che sono ancora agli inizi».
PASQUA E PASQUETTA. «La mia Pasqua anche con il Coronavirus non è cambiata molto, visto che l’ho festeggiata come sempre. Il cambiamento più drastico riguarda invece “Pasquetta”: al posto di cucinare per venticinque persone, cucinerò solo per tre…».
LA STAGIONE. «Credo che finora la nostra annata sia stata un po’ al di sotto delle nostre possibilità, ma penso anche che, se riusciremo a riprendere, saremo una squadra diversa. Ricominciare a giocare e soprattutto ritrovarsi insieme potrebbe portare entusiasmo ed energia. Speriamo si possa riprendere presto, anche se ovviamente al momento la salute pubblica è la cosa più importante in assoluto».