Le dichiarazioni social dell’ex attaccante gialloblù, che ha lasciato l’Hellas nel mercato invernale
L’ex attaccante dell’Empoli, ma di proprietà del Napoli, Gennaro Tutino si è raccontato in una lunga intervista sul profilo Instagram del giornalista Nicolò Schira. Ecco alcune delle sue dichiarazioni:
CORONAVIRUS. “Sono a Empoli in casa con la mia famiglia, la mia compagna Arianna e mia figlia Benedetta. Al mattino l’Empoli ci ha organizzato sedute di allenamento via Skype. Lavoriamo in gruppi di 4-5 elementi per ruolo, al pomeriggio faccio cyclette, mentre la sera un po’ di Netflix e TV. Chi comanda con il telecomando? È una bella sfida. Io preferisco film d’azione, mentre Arianna vuole guardare quelli romantici. Harry Potter è un buon compromesso. Nella negatività di questo periodo faccio il papà a tempo pieno e mi godo la bimba. Quando fa gli occhi dolci e sorride mi sciolgo. Sta iniziando a parlare: che emozione sentirla dire pa-pà”.
NAPOLI. “Il mio sogno resta sempre quello di giocare al San Paolo, indossando la maglia della mia città. Il Napoli è la mia squadra del cuore. Sto lavorando duro per farcela un giorno, intanto il mio presente si chiama Empoli e voglio fare il massimo con loro”.
RICORDI NAPOLI. “Era incredibile allenarsi a 17 anni in mezzo a un gruppo di campioni. C’era una forte identità italiana e Paolo Cannavaro mi prese sotto la sua ala protettiva. Oggi la rosa è molto più forte di quella, ma all’epoca c’erano tanti ragazzi italiani che con il cuore e i valori umani riuscivano a ottenere grandi risultati”.
ESPLOSIONE TARDIVA. “Ho le mie responsabilità. La colpa è solo mia. Posso e devo fare di più. Da Cosenza in poi sono maturato molto nella gestione quotidiana e dell’alimentazione”.
HELLAS VERONA. “Ho avuto una chance a Verona, ma non l’ho sfruttata evidentemente ho bisogno ancora di crescere. Poco spazio con Juric? La colpa è solo mia, il mister è un grande allenatore. È vero anche che aveva trovato un equilibrio giocando senza punte ma con tre centrocampisti davanti, perciò gli spazi si erano ridotti ma al tempo stesso anche io non sono riuscito a convincerlo”.
KUMBULLA. “È un ragazzo giovane e forte, se penso ai 2000 in Serie A è l’unico che gioca e fa bene. Sarà destinato a essere uno dei difensori più importanti del calcio italiano. Si allena sempre al massimo e sta raccogliendo i frutti del lavoro settimanale. Giocando tutte le partite è maturato e ha preso fiducia, perché a inizio stagione non era il giocatore che vediamo oggi”.
RRAHMANI. “È fortissimo. Dei difensori del Verona è il più pronto a giocare subito titolare in una squadra come il Napoli. Ci ho giocato tante volte contro in allenamento, sarebbe bello risfidarlo in azzurro”.
FARAONI. “Non mi aspettavo la sua esplosione, a Crotone giocava e non giocava. Adesso è uno dei top terzini in Italia: ha corsa, gamba e piede quando crossa. È pronto per una big”.
Finalmente uno che fa autocritica…..
Beata umiltà.. Continua così e crescerai anche tu..