Il ministro, dopo aver richiesto ma non ottenuto il blocco dei campionati, è intervenuto a 90° con un durissimo messaggio
Il fatto che il suo “invito” a non scendere in campo non sia stato preso in considerazione dai vertici del calcio italiano non è andato giù al ministro Spadafora, il quale nel pomeriggio è intervenuto a 90° minuto lanciando un duro messaggio rivolto soprattutto verso la Lega Serie A.
Di seguito, infatti, le sue principali dichiarazioni.
LEGA IRRESPONSABILE. «Le partite si stanno giocando per un gesto irresponsabile della Lega Serie A. È vero che il decreto governativo prevede le porte chiuse, ma il nostro era un invito a fermarsi. Nessuno si è tuttavia preso la responsabilità: ci sono degli interessi economici e il mondo del calcio si sente immune dal contagio, come se dovesse andare avanti a ogni costo. Per bloccare tutto si aspetta forse il primo contagio in Serie A?».
LE PARTITE IN CHIARO. «So che ci sono dei diritti, ma io ho cercato solo di mettere intorno a un tavolo virtuale le parti in causa. Quando ci ho parlato, Lega e Sky hanno sempre portato l’argomento sui soldi , come se il mondo del calcio vivesse fuori dalla realtà. Spero che martedì (giorno del consiglio straordinario, ndr) si decida per fermare il calcio, ma a questo punto sono pronto a mettere mano alla Legge Melandri (l’insieme di norme che regolano la trasmissione delle partite in TV, ndr). Rispetto l’autonomia dello sport, ma ora siamo a un livello superiore e adesso gioia e interessi economici devono misurarsi con l’emergenza».
IL GOVERNO. «Gli scienziati dicono di diminuire le possibilità di contatto tra le persone, ma oggi Pandev ha abbracciato un compagno dopo il gol, quindi il calcio non sta dando un buon esempio. Se Lega e FIGC non si prenderanno le loro responsabilità, vorrà dire che lo faremo noi. Comunque spettiamo martedì, confido molto nell’equilibrio del presidente Gravina».
Bisogna vietare , no invitare a fermarsi ! È una grande differenza