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Margiotta: “Nelle giovanili c’è lo spirito Hellas. Kumbulla? Tutto merito suo…”

Il responsabile del settore giovanile dell’Hellas si è raccontato a SportDiPiù Magazine

Dei tre anni finora vissuti a Verona, quello che sta vivendo ora è probabilmente il più bello per Massimo Margiotta: arrivato nel 2017, il responsabile del settore giovanile dell’Hellas ha infatti contribuito a formare l’attuale vivaio gialloblù, una cantera che in questa stagione sta certamente regalando soddisfazioni.

A raccontare quanto fatto finora (e quello che c’è ancora da fare) è lo stesso Margiotta, che raggiunto dai colleghi di SportDiPiù Magazine si è raccontato a ruota libera: di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.

IL TRIENNIO “MARGIOTTIANO”. «Ho impiegato la mia prima stagione all’Hellas per conoscere l’ambiente, un aspetto fondamentale così come lo è stato avere tempi e spazi per programmare nel tempo. Dallo scorso anno abbiamo poi iniziato a lavorare al potenziamento della macchina organizzativa, perché è la base di un settore giovanile. Nella nostra idea di futuro c’è anche il potenziamento della rete scouting e della presenza sul territorio: c’è ancora tanto da lavorare, anche se qualche soddisfazione ce la stiamo togliendo».

LO STAFF. «Tutti i miei collaboratori hanno mansioni e ruoli ben definiti: li lascio liberi di agire, ho completa fiducia in loro. Lavoriamo in una piazza importante, tutti dobbiamo sentirci parte di una grande famiglia che può crescere ancora molto e io ho la fortuna di lavorare con ragazzi che hanno una voglia di mettersi in gioco e predisposizione al sacrificio, due qualità essenziali in questo lavoro».

KUMBULLA. «Quando vedo Kumbulla in campo, da un lato provo un grande orgoglio, mentre dall’altro rivedo il sedicenne che giocava in Primavera come se fosse la cosa più naturale del mondo. E proprio questa sua spensieratezza il suo punto di forza. Difficile quindi prendersi meriti per la sua crescita: se è arrivato dove è ora, è tutto merito suo. Il caso di Max ci offre comunque spunti interessanti per capire su cosa dobbiamo lavorare per sviluppare i nostri talenti».

LA PRIMAVERA… «L’obiettivo della nostra Primavera è quello di qualificarsi ai play-off per poi tentare di raggiungere la promozione attraverso gli spareggi. Ai ragazzi ripeto sempre di crederci, perché sono un gruppo di ottimi elementi. Ormai il campionato Primavera è sempre più simile a quello “dei grandi”, con agenti, copertura televisiva, promozioni e retrocessioni, e questo da una parte è un bene, perché permette ai ragazzi di entrare prima nell’ottica del professionismo, ma dall’altra può incidere in negativo quando si affrontano momenti di flessione come quello che abbiamo vissuto anche noi. Dovremo essere forti».

… E “LE ALTRE”. «Tutte le categorie nazionali stanno raccogliendo ottimi risultati, e sono orgoglioso di poter sottolineare che più del 90% della rosa di Under 17, 16 e 15 è cresciuto nel nostro vivaio. Sono ragazzi pronti e con lo “spirito Hellas” che giocano alla pari, e spesso vincono, contro le grandi corazzate del calcio italiano».

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