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Battistini a CH: “Per Danzi ci vorranno 3-4 mesi. Emulare in parte l’Udinese sarebbe tanta roba”

Il procuratore ed ex portiere di Verona e Udinese ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni in vista della partita di domenica

Nella giornata di ieri il centrocampista dell’Hellas Verona, Andrea Danzi, si è sottoposto a un intervento chirurgico di stabilizzazione della caviglia sinistra. I tempi di recupero non sono ancora stati resi noti e questa situazione ha complicato non poco la stagione del classe 1999, autore di una sola presenza nella gestione Juric e con la possibilità concreta di lasciare Verona in prestito a gennaio. Per commentare l’infortunio e avvicinarci alla partita di domenica alla Dacia Arena, CalcioHellas.it ha contattato in esclusiva Graziano Battistini, procuratore del centrocampista ed ex portiere di Hellas e Udinese:

Come sta Danzi dopo l’operazione e quanto crede ci vorrà per un suo recupero?
“Andrea sta bene, ora dovrà stare a riposo e rispettare i tempi di recupero per poter guarire nel miglior modo possibile. Per i tempi di recupero si parla di 3-4 mesi. A questo punto diventa importante prepararsi bene in vista della prossima stagione, poi se ci sarà modo di rientrare a disposizione anche in questa ben venga. Fondamentalmente si è trascinato l’infortunio fino a un certo punto e alla fine ha dovuto prendere per forza questa decisione per sistemare definitivamente il problema”.

Domenica ci sarà Udinese-Verona, con i gialloblù reduci dalla vittoria con la Juventus: c’è la possibilità di prendere la gara sottogamba?
“Secondo me no, perché c’è un allenatore che è sul pezzo e rimarrà tale sino alla fine. Per me non c’è questo pericolo. Juric dovrà essere bravo a tenere tutti in pista, come ha fatto finora”.

Che ricordi ha del suo passato all’Udinese?
“Ricordi assolutamente positivi: una terra bellissima come il Friuli con gente vera, poi ero giovane e ho giocato più in Serie A che in Serie B. Non posso che essere grato a Udine. È una società con basi solidissime. L’ultima promozione in Serie A l’abbiamo fatta noi nel 1994-1995, quindi provate a immaginare che tipo di struttura importante c’è in quel club per mantenere la categoria per così tanto tempo. La famiglia Pozzo è una garanzia”.

Come valuta l’operato di Gotti?
Ha preso una situazione non facile, ma sta gestendo bene il gruppo e mi sembra che stia facendo delle cose positive”.

Considerando la classifica attuale del Verona, c’è la possibilità di provare a fare almeno in parte il modello Udinese?
“Lo auguro al Verona e alla città, perché emulare quello che ha fatto l’Udinese vorrebbe dire stare in Serie A per 25 anni, andare in Europa e togliersi tante soddisfazioni oltre a grandi plusvalenze. Emulare in parte quello che ha fatto l’Udinese sarebbe tanta roba. A Verona sono trascorsi sei mesi veramente importanti per approfittarne e mettere delle basi per dare continuità a un progetto duraturo che possa lanciare il club a certi livelli”.

 

 

 

 

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