Il tecnico gialloblù ha presentato la sfida contro il Grifone ai microfoni della sala stampa di Peschiera
Si è da poco conclusa la classica conferenza stampa della vigilia di Ivan Juric, che ai microfoni di Peschiera ha presentato la sfida contro il Genoa in programma domani.
Senza perdere tempo, andiamo quindi a vedere le sue principali dichiarazioni.
LA SETTIMANA. «L’ultima è stata una buona settimana e la squadra è contenta, quindi niente di nuovo. Abbiamo dovuto gestire qualche piccolo infortunio, ma generalmente direi che è andata bene. Le voci di mercato? Non credo influiranno sulla concentrazione: conosco bene i ragazzi. Chiaro che la possibilità di approdare in grandi squadre possa portare a non essere lucidi al 100%, ma non mi hanno dato segnali in tal senso».
MERCATO. «Ci servono tre-quattro giocatori per alzare il livello anche a sotto il punto di vista numerico, anche perché non sempre va tutto bene e quindi si rischia di ritrovarsi un po’ scoperti. Borini e Tutino? Per quanto riguarda il primo, il mercato offre delle possibilità, ma aspetto che sia ufficiale prima di parlarne. Su Gennaro non ho alcun dubbio, ha tutti i mezzi per arrivare in Serie A, ma credo abbia bisogno di fare un altro anno da protagonista in Serie B e fare un altro po’ di esperienza prima di tornare».
IL GENOA. «Non sono emozionato per giocare contro la mia ex squadra, sono solo molto concentrato. Loro hanno giocatori importanti e da quando c’è Nicola hanno rivoluzionato il modo di giocare. Devo dire che li ho visti molto bene contro Sassuolo e Torino. Tornare al Bentegodi? Certo è sempre meglio giocare davanti al proprio pubblico, ma anche a Ferrara sembravamo noi quelli in casa»
SCELTE DI FORMAZIONE. «Ho qualche dubbio dal centrocampo in su. Il ritorno di Badu aumenta le alternative a mia disposizione, mentre oggi deciderò che giocherà sulla trequarti. Pazzini e Di Carmine? Giampaolo ha avuto problemi di stomaco e lo valuterò oggi, Samuel invece ha svolto una buona settimana».
D’AMICO. «Prima di venire a Verona non conoscevo il d.s. D’Amico, però stiamo lavorando in grande sintonia: è il mio referente verso la società, e ci troviamo molto bene».
IL “BLOCCO GENOA”. «Avere così tanti giocatori che avevo già avuto al Genoa mi ha certamente aiutato: questo non solo perché sono buoni giocatori, ma anche perché sono “uomini giusti” per lo spogliatoio».
GIRARE A 25 PUNTI. «L’ipotesi di girare a fine girone d’andata con 25 punti non cambierebbe nulla rispetto a ora. Prima comunque pensiamo vincere contro il Genoa».
