Il centrocampista ghanese, tornato in campo contro la SPAL al termine del lungo stop, ha già in mente il proprio obiettivo
La microembolia è alle spalle, ora è tempo di pensare al campo: potremmo riassumere così l’intervista rilasciata da Emmanuel Badu a L’Arena.
Di seguito, infatti, le principali dichiarazioni del centrocampista ghanese, il quale dopo i primi minuti giocati con la SPAL non ha certo intenzione di fermarsi.
IL RIENTRO. «Le sensazioni di Ferrara sono state inspiegabili. Già quando il mister mi ha mandato a scaldarmi il cuore mi batteva fortissimo. Quei pochi minuti giocati con una squadra così meravigliosa sono stati una gioia immensa: sono in Italia da dieci anni, ma non avevo mai fatto parte di un gruppo così bello e solido. L’abbraccio con Stepinski dopo il suo gol? Era la rete della sicurezza e della felicità, e così siamo corsi insieme verso la panchina, anche se tutti erano già in campo».
RINGRAZIAMENTI E OBIETTIVI. «Ringrazio tutti: il presidente, il direttore sportivo, il mio amico Faraoni, i medici, la mia compagna Justine, che è stata incredibile, e i tifosi: non ho fatto nulla eppure hanno urlato il mio nome a Ferrara e quando stavo male mi hanno sommerso di messaggi. È proprio vero che sono speciali, grazie di cuore. Segnare per loro? Il mio obiettivo ora è ritrovare la condizione per poter aiutare la squadra: sto lavorando fortissimo per accorciare i tempi e trovare il ritmo dei miei compagni».
JURIC. «Grande merito di quello che stiamo facendo è del mister. Juric è fantastico: è riuscito a compattarci nonostante tutte le nostre differenze, e ora lottiamo tutti insieme. È poi un grande lavoratore, non molla mai, ed è riuscito a trasmetterci tutto questo questo in poco tempo. Giocare contro il Verona è dura per chiunque».
I COMPAGNI DI SQUADRA. «Non saprei chi mi ha stupito di più tra i miei compagni di squadra… Pazzini è un campione, Veloso ha piedi incredibili, Pessina e Günter li conoscevo già, così come Faraoni, che era con me all’Udinese. Se devo dire un nome, dico Amrabat: anche se è un giocatore africano, non lo conoscevo, ma è veramente fortissimo. Borini? Siamo pronti ad accoglierlo a braccia aperte, ci darà una grande mano».
IL GENOA. «Quello di domenica sarà un incontro molto difficile. Ho conosciuto mister Nicola (nuovo tecnico dei rossoblù, ndr) a Udine, è un tecnico attento, preparato e con buone idee, ma noi siamo forti e daremo il massimo per vincere. Se giochiamo come contro la SPAL, il Genoa avrà di che preoccuparsi».
LA LOTTA-SALVEZZA. «Per la prima volta dopo tanti anni la volata salvezza vedrà tante squadre coinvolte sino all’ultima giornata. Noi stiamo bene e crediamo in quello che facciamo. Quando si deciderà la salvezza? Tutti dicono a primavera, per me invece è ora: se tra gennaio e febbraio riusciremo a fare tanti punti, credo che poi non avremo grossi problemi».
Grande Badu ??
Sei GRANDE