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Castellini: “L’esperienza inglese ha aiutato molto Silvestri. Fanna? Un campione, sembrava Ronaldo”

L’ex portiere azzurro ha ricordato alcuni aneddoti delle sfide contro i gialloblù e ha parlato in vista della prossima gara di campionato al San Paolo

Luciano Castellini, ex portiere di Torino e Napoli, ha parlato a L’Arena, ricordando alcuni aneddoti delle sfide contro l’Hellas Verona:

NAPOLI-VERONA 1983. “Ricordo quella squadra. Dei giganti come il mio Toro. Ancora oggi si radunano, come facciamo noi o gli amici del Cagliari. A distanza di quarant’anni ci ritroviamo con le mogli, i nipoti e gli amici. Solo con uomini così si riesce a capire quali sono i più bravi, quelli che possono decidere le partite. Gli altri sono importanti ma non si sentono sminuiti a correre per i più forti, anzi. In questo modo sono arrivati traguardi insperati come lo scudetto”.

FANNA.Un campione. Mi dava noia già ai tempi del derby con la Juve. Forte, veloce e tecnico. In quella partita che mi racconta lei, mi fece due gol. Il primo non lo ricordo, sa l’età, ma nel secondo sembrava Ronaldo. Era partito da metacampo. Con Maradona dopo era un altro Napoli, ma quel Verona ci fu superiore e vinse meritatamente”.

MARADONA.Un fenomeno soprannaturale. Le racconto una cosa. All’epoca noi portieri ci fermavamo a fine allenamento, almeno un’altra ora. Una volta faceva freddo e dopo la quinta punizione su cinque che Diego mise all’incrocio dei pali, gettai i guanti e me ne andai. Lui si buttò a terra dal ridere. Era inutile che stessi in porta. Maradona aveva qualcosa in più. Ho giocato insieme e contro grandi campioni, ma come lui, nessuno. Non troverà mai nessun compagno di Diego che ne parlerà male. Quello che ha fatto nel provato sono solo affari suoi, ma con noi e tutto l’ambiente è stato qualcosa in più di un fratello”.

VERONA. “Avevano grandi individualità, però come al Toro con Radice e loro con Bagnoli, c’erano dei gruppi coesi. Tricella, un grande libero e poi Briegel, Elkjaer e lo stesso Fanna. Pierino ha vinto cinque scudetti se non mi sbaglio…”.

L’HELLAS DI OGGI. “E’ partito bene e credo che questo significhi molto per una squadra che l’anno scorso aveva faticato a raggiungere la Serie A. Ha dei giocatori interessanti per quello che ho visto alla tv e un buon tecnico. L’obiettivo è la salvezza ma i tifosi gialloblù lo sanno. Tanto il Chievo è in B e loro saranno già contenti”.

NAPOLI.Grande squadra ma deve vedersela contro una Juve molto forte“.

ALLENARE SILVESTRI.Esatto, nelle varie rappresentative azzurre. Lui è un ottimo portiere e l’esperienza che ha fatto in Inghilterra l’ha aiutato molto. Grande fisico e buone qualità. Può restare sino a fine carriera in Serie A”.

IL SUO CALCIO.Morto e sepolto, purtroppo. Noi, come del resto gli amici dell’Hellas dicevamo: «C’è l’allenamento». Ora invece sento sento sempre dire:«Andiamo a lavorare».  Quando mi chiedono, dico sempre che ho giocato al calcio e non ho mai lavorato in vita mia. E’ stato il massimo e così per la stragrande maggioranza dei colleghi dell’epoca”.

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4 anni fa

Il portiere del TORO dello scudetto

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4 anni fa

Uno che dice la verità sul.lavorare!

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4 anni fa

Grande il Giaguaro o Castella. Come lo chiamavano i suoi compagni al Toro.

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4 anni fa

Grande atleta e persona

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