L’ex attaccante gialloblù, promosso nel 2013 con Mandorlini, ha paragonato l’Hellas del 2013 a quello attuale

Arrivato nel gennaio 2013 alla corte di Mandorlini, con 17 presenze e 3 gol Alessandro Sgrigna fu uno dei protagonisti della grande cavalcata che sei anni fa portò l’Hellas a raggiungere la Serie A.

Intervistato dai colleghi de L’Arena, l’ex attaccante gialloblù (che oggi ha intrapreso la carriera di allenatore) ha detto la sua sulla stagione degli uomini di Grosso, mettendola a confronto con quella del “suo” Verona e spendendo poi due parole anche sui migliori giocatori della Serie B 2018/2019.

Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni rilasciate al quotidiano scaligero.

IL VERONA DI OGGI… «Non sono deluso dall’attuale sesto posto dell’Hellas: sono cambiati allenatore, giocatori e metodologia di lavoro, qualche difficoltà andava messa in preventivo. In più questa Serie B è stata caratterizzata da un gran numero di squadre davvero attrezzate e di valore, Brescia e Lecce su tutte. Di Carmine? Un attaccante può anche avere un’annata storta, e gli infortuni di certo non lo hanno aiutato, ma il suo valore non è in discussione».

... E QUELLO DI IERI. «Il “mio” Hellas sentiva meno pressioni, aveva tanti giocatori esperti ed era un gruppo particolarmente affiatato e determinato: volevamo solo prenderci la Serie A. Anche il Verona di oggi è comunque una squadra di assoluto livello».

TOP PLAYER. «Credo che i tre migliori giocatori della Serie B siano tutti del Brescia. Donnarumma e Torregrossa hanno saputo fondersi benissimo, sono uno complementare all’altro e inscindibili. A questi aggiungo Tonali, che a mio avviso è un predestinato. Zaccagni? Ai miei tempi era un ragazzino, ora invece è un calciatore formato e che potrebbe tranquillamente giocare in Serie A. Ha tecnica, forza nelle gambe e tempi di inserimento, in più può ancora migliorare molto. Fossi nel Verona me lo terrei stretto!»