Due tra i protagonisti di allora hanno raccontato dal loro punto di vista quell’indimenticabile match del 2013
L’avvio a dir poco tambureggiante con il Brescia in vantaggio per 1-2 dopo 11 minuti. Il pareggio di Gomez al 57′. La doppietta del subentrato bomber Cacia a completare la rimonta.
Come dimenticare quel 22 aprile 2013, quando il Verona di Mandorlini rifilò alle Rondinelle un poker che sapeva tantissimo di Serie A?
Impossibile farlo, ma rinfrescarsi la memoria non è mai un male, e così, evidentemente presi da un “momento-amarcord“, i colleghi de L’Arena hanno deciso di raggiungere due dei protagonisti di quel giorno, Luca Ceccarelli e Alessandro Calori, i quali hanno condiviso con gli inviati del quotidiano il “loro” Verona-Brescia 4-2.
Di seguito, quindi, le loro parole.
CECCARELLI. «Col Brescia fu una partita di pura passione. Venivamo da qualche punto perso per strada, eravamo in un momento delicato e non stavamo benissimo: c’era tanto nervosismo, perché la logica ci imponeva di vincere tutte le partite casalinghe, ma non era facile. Certo, attorno a noi c’era molto entusiasmo, ma anche un sacco di pressione. Alla fine per fortuna ci pensò Daniele Cacia a trasformare l’inerzia della gara».
CALORI. «L’avevamo preparata cercando il possesso palla e poi la profondità con Sodinha: volevamo restare nella metà campo del Verona, giocare per difendersi e basta al Bentegodi non sarebbe stata una grande idea. Era però chiaro che Mandorlini prima o poi avrebbe mosso tutta la qualità della sua panchina, e infatti alla fine a fare la differenza furono le sostituzioni: noi avevamo a disposizione tanti ragazzini, mentre Mandorlini tra gli altri aveva Cacia…»
Una squadra fatta di uomini e un vero mister .. fatalità la maggior parte scelti da Martinelli e sogliano gli anni precedenti