Il centrocampista gialloblù, arrivato in extremis durante il mercato di riparazione, si è presentato oggi in sala stampa
È un ritorno a Verona quello di Gianni Munari, che oggi in conferenza stampa si è ripresentato ai giornalisti scaligeri.
Queste le sue principali dichiarazioni:
13 ANNI DOPO. «Sono felicissimo di essere tornato, qui ho ricordi molto belli di un anno incredibile, una stagione che mi valse anche il “grande salto” in Serie A. Sento ancora alcuni dei ragazzi con cui ho giocato, come Adailton, Italiano, Cassani… credo comunque sia normale, anche perché quando si inizia ad avvicinarsi al ritiro si diventa un po’ più emozionali. Proprio per questo è stata una trattativa veloce, e sono pronto a dare il mio contributo con questa maglia».
ESPERIENZA. «Non sono più giovane come una volta e vengo da un infortunio importante, ma è da ottobre che mi alleno e fisicamente mi sento bene. Oltre all’esperienza, penso di poter dare ancora molto altro. In campo col Crotone? Io sto bene e sono a disposizione».
RUOLO. «Io sono sempre stato un centrocampista di corsa e inserimento, mi piaceva molto anche lo scontro fisico. È chiaro che con l’età ti manca la gamba e vieni arretrato di qualche metro, però con un po’ di esperienza e assestamento fisico si scoprono altre qualità che magari quando si era più giovani non si avevano».
LA SQUADRA. «Sono arrivato da poco, ma credo che questa sia una squadra ben costruita e forte sotto l’aspetto tecnico. Ci sono tanti giocatori bravi e un mister che lavora molto. Ovviamente qualche punto è mancato occorre analizzare il perché e rimediare subito perché febbraio e marzo sono due mesi fondamentali se si vuole puntare a fare qualcosa di importante».
SERIE B. «Tutte le squadre ormai sono ben preparate e conoscono bene gli avversari che andranno ad affrontare nel weekend. Magari c’è meno qualità, quindi si tende più a difendere, e per una squadra come il Verona che fa del giro-palla il suo punto di forza diventa complicato segnare. Ovviamente però da noi ci si aspettano grandi risultati, quindi dobbiamo fare di più, cercando in primis di esaltare le qualità dei singoli giocatori che abbiamo».
PUBBLICO. «Quello del Verona è sempre stato uno dei più caldi d’Italia: spero ci sosterranno perché per un obiettivo come il nostro è importante essere tutti uniti e remare tutti nella stessa direzione. In fondo la classifica è ancora molto corta e mancano ancora tantissime giornate: serve avere un po’ di fiducia».
CONCORRENZA. «A centrocampo sono tutti molto giovani, quindi credo che un po’ di concorrenza li motiverà molto e li spingerà a dare qualcosa in più sia in allenamento che in partita. Io, dal canto mio, farò di tutto per far sentire il mio fiato sul loro collo».
