Sul giocatore c’è anche il Verona. Non più giovanissimo, ma sicuramente talentuoso. Vale la pena conoscerla la sua storia, che sicuramente appassionerà i tifosi gialloblu anche se poi dovesse approdare in un’altra squadra
Poker di club di Serie B sulle tracce di Walter Junior Messias, talentuoso centrocampista classe 1991 del Gozzano. Secondo quanto riportato da Tuttosport il brasiliano di Belo Horizonte è finito nel mirino di Carpi, Pescara, Lecce e Verona.
Quella di Messias è una bella storia, di tenacia, sfortuna e talento, raccontata anche da GiovaniReporter, dal cui sito traiamo la storia della sua avventurosa e particolare carriera.
“Una serie di decisioni di puro istinto, un recente passato da fattorino di elettrodomestici, una formazione amatoriale con cui segnare gol a grappoli, un sogno mai sopito: diventare un calciatore professionista. È la storia di Walter Junior Messias, attaccante esterno classe 1991, militante nel Gozzano, squadra al primo anno di professionismo della sua storia. Sino a poco più di tre anni fa, Junior giocava nel campionato Uisp di Torino…
Tutto parte dal 2011 quando il ragazzo vuole assolutamente raggiungere il fratello, già da tempo nel capoluogo piemontese. Messias ha 20 anni e crede che trovare una buona squadra in Italia non sia poi così difficile. Peccato che per l’età sia già considerato un “fuori lista”, anche in Serie D. Così il nostro protagonista inizia a giocare con lo Sport Warique, la formazione della comunità peruviana, nel campionato amatoriale Uisp.
Storie di questo genere, nove volte su dieci, finiscono qui o, nella migliore delle ipotesi, un paio di categorie più su. Non quella del ragazzo di Sao Candido, che sulla sua strada incontra, fortuitamente, uno dei personaggi più “alti” (a livello di sensibilità e intelletto) del calcio italiano: il Vecchio Cuore Granata Ezio Rossi, all’epoca allenatore volontario in una squadra di rifugiati dello stesso torneo Uisp e, dal 2015-2016, votatosi alla causa del Casale, altro mitico club del calcio italiano, vincitore di uno Scudetto nel 1914.
Mister Rossi lo vede giocare, segnare, fare numeri “da circo” per quei livelli calcistici. Vorrebbe testarlo nel calcio che conta ma, in quel momento, non ha una panchina su cui sedersi. Gli consiglia il Fossano, che però non gli propone uno stipendio adeguato a mantenere la sua famiglia, composta dalla moglie e dai due figli. Quella estate a Ezio Rossi viene affidata la panchina del Casale e per Junior si aprono le porte dell’Eccellenza: 21 reti e squadra che ritorna subito in Serie D. Passa quindi al Chieri, dove mette a punto una stagione da incorniciare con 14 realizzazioni. Intanto su di lui, da tempo, erano puntati gli occhi di mezza Lega Pro, che però si scontravano con un cavillo burocratico nel tesseramento, sbloccato solo negli ultimi mesi.
Ma, quando arriva, la chiamata proviene addirittura dalla Serie B: la Pro Vercelli lo mette sotto contratto per tre stagioni. Essendo extracomunitario, però, non può essere tesserato e perciò Junior è costretto soltanto ad allenarsi con le casacche bianche. Il sogno si infrange proprio mentre sta per realizzarsi. Finita qui? Neanche per scherzo. A dicembre passa al Gozzano dove segna 4 reti in 19 presenze che contribuiscono alla prima promozione nei professionisti della società novarese: finalmente per Junior Messias si aprono le porte del professionismo e stavolta nessun regolamento può impedirglielo. Esordisce in Serie C a 27 anni contro il Cuneo, mentre la prima rete arriva alla terza giornata contro il Piacenza, con un magnifico pallonetto dai 25 metri.
Finora 3 gol in 18 presenze per il giocatore brasiliano, che dovrà cercare di trascinare il Gozzano alla salvezza”.
