L’ex di Hellas e Benevento ricorda i suoi anni a Verona e scagiona Grosso dall’accusa di essere troppo inesperto per la piazza gialloblù

Mosse i suoi primi passi in A con la Roma di Herrera, ma le prime stagioni da protagonista Angelo Orazi le ha vissute a Verona: “Arrivai ragazzo e me ne andai uomo. Città spettacolare, tifosi favolosi e poi il Lago di Garda…“.

Il doppio ex della sfida tra Hellas e Benevento si racconta a L’Arena: “A Roma qualche contestazione studentesca iniziava ad esserci e poi c’era già traffico. Verona era un’oasi di tranquillità. Ero giovane e andai ad abitare allo stadio. Quartiere nuovo, in pratica stava nascendo. Ricordo le passeggiate in centro e poi i miei compagni. Mascetti, Nanni, Damato, Pizzaballa e il povero Stenti. Fu una scelta azzeccata”.

HELLAS COME SCUOLA. Nella carriera di Orazi c’è stata tanta A ma anche qualche campionato in B: “Per quello vi dico che l’Hellas fu fondamentale. Fui fortunato era un società solida. Senza quella non vai da nessuna parte, soprattutto ora che il calcio è molto cambiato“.

LA B E PAZZINI. Le due ex squadre di Orazi, che si sfideranno domenica sera, hanno faticato un po’ in questo inizio di stagione: “Non è facile adattarsi alla serie B. È un campionato molto difficile. Non finisce mai. Per me i gialloblù hanno più qualità dei campani. Pazzini, Di Carmine, Henderson e Caracciolo. Gente forte“.

Ma Pazzini non gioca… “E non capisco il perché. Certo bisognerebbe seguire tutti gli allenamenti, per esprimere un giudizio più completo. Grosso, forse, vuole più una punta di movimento come Di Carmine. Io li farei giocare insieme“.

GROSSO. “Ho letto che è un tecnico inesperto. Insomma ha giocato una vita in serie A e poi ha avuto grandi maestri. Dopo la Primavera della Juve e l’esperienza a Bari, dovrebbe essere un allenatore emergente. Per me il Verona può ancora farcela“.

PRONOSTICO. “Come finisce al Vigorito? Il Benevento sta meglio, però se i gialloblù vanno in vantaggio possono portarla a casa“.