Il portiere: “Siamo una difesa forte, dobbiamo solo sistemare alcune lacune e poi arriveranno le gare senza gol subiti. I rigori? Studio e istinto”
Tra le note più positive del match vinto contro il Perugia c’è la prestazione di Marco Silvestri. Dopo qualche esitazione di troppo (ad esempio a Salerno) il portiere dell’Hellas Verona sembra avere ritrovato la sicurezza dei giorni migliori e il rigore parato a Luca Vido è stata la perla che ha suggellato una grande gare.
“Non posso commentare le scelte passate, quelle sono personali – ha detto a L’Arena -. Io comunque anche da dodicesimo mi sono sempre allenato bene, con la convinzione di poter giocare. Questo alla fine sta dando i propri frutti in questo avvio di campionato. Essere il portiere titolare era il mio obiettivo già un anno fa. Ero arrivato per giocarmi le mie carte. Finalmente ora ne ho la possibilità e voglio continuare così, vincendo più gare possibili. Voglio essere un elemento importante per questa squadra che insegue obiettivi importanti“.
Marco Silvestri si è confermato anche un buon para rigori: “Il rigore è sempre un terno al lotto, serve l’istinto ma nel tempo ho migliorato anche il mio studio. In settimana mi preparo con i video dei tiratori avversari, cerco di intuirne le preferenze, costruendomi un bagaglio di conoscenze – ha aggiunto -. Poi ovviamente non stiamo parlando di scienza. Durante una partita può accadere di tutto e la componente essenziale è sempre la fortuna. Anche se un po’ di studio da questo punto di vista può essere d’aiuto“.
Ora l’obiettivo è cercare di vincere sì, magari lasciando inviolata la porta: “È un aspetto che dobbiamo migliorare e su cui stiamo lavorando. Io da portiere ovviamente soffro molto questa statistica ma vedrete che a breve arriveranno le gare così. Non vedo l’ora. Siamo una difesa forte, dobbiamo solo sistemare alcune lacune. Lavorare su certi movimenti e migliorare la nostra intesa“.