
Il quotidiano veronese analizza così il momento dei gialloblù che venerdì sera contro il Lecce sono incappati nella seconda sconfitta consecutiva
La sconfitta con il Lecce fa ancora male. A due giorni dalla partita del Bentegodi, l’Arena torna a parlarne facendo le pulci a Grosso e alle sue scelte tattiche. In particolare, a finire sotto la lente d’ingrandimento di Tavellin, è l’eccessivo utilizzo del turnover che, secondo il quotidiano, non ha certo favorito la prestazione dei gialloblù. Crescenzi utilizzato sia a destra che a sinistra, Empereur in campo al posto di un leader come Caracciolo e Dawidowicz preferito al più mobile Henderson. Scelte che fanno discutere, specialmente in una città, a detta dello stesso Tavellin, “conservatrice come ci racconta la cronaca, figurarsi nel calcio“.
Insomma, cambiare troppo a Verona non funziona. Meglio insistere su un blocco di dodici, tredici giocatori, almeno per le prime dieci partite. I gialloblù necessitano di una spina dorsale ben definita. Inoltre, per gran parte della gara di venerdì Pazzini lì davanti è apparso davvero troppo solo, impegnato a combattere contro due centrali forti fisicamente come Bovo e Meccariello. L’impressione è che per funzionare al meglio anche il Pazzo abbia bisogno di un compagno che gli agisca vicino (come nel finale di gara con Cissé quando il Verona è passato al 3-5-2).
