Grosso ha quattro assi nella manica per poter innescare Pazzini & co. E per far divertire i tifosi gialloblù…
Non ci sono dubbi: il Verona di domenica contro il Carpi era ben diverso da quello visto nell’ultimo anno. I gialloblù hanno fatto divertire il pubblico del Bentegodi e, se non fosse stato per le parate di Colombi, il vantaggio sarebbe potuto anche essere maggiore.
Come recita l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il merito è della ‘rivoluzione dei piedi buoni’.
Grosso infatti ha a disposizione diversi giocatori che in comune hanno il talento e i piedi buoni. Chi sono? Henderson, Colombatto, Laribi e Matos.
Intorno a questi uomini sta sviluppando il suo gioco il tecnico gialloblù. Uomini che garantiscono grande facilità nel far girare la palla, tocchi morbidi e rapide sterzate, strappi improvvisi che spaccano la partita.
Basta andare a rivedere l’azione del gran gol di Laribi contro il Carpi servito di tacco da Henderson o il filtrante con il quale sempre lo scozzese ha messo Pazzini davanti a Colombi, con il portiere che poi è stato bravo a respingere.
IL CERVELLO DELL’HELLAS. In mezzo al campo poi i gialloblù possono finalmente contare su un giocatore intelligente e capace di impostare l’azione come Santiago Colombatto. Un elemento che troppo spesso era mancato negli ultimi tempi era mancato a Verona.
L’argentino domenica a molti ha ricordato il primo Jorginho, quello che vestiva proprio la maglia gialloblù.
ZACCAGNI. Se da giocatori arrivati in estate come Colombatto, Henderson e Laribi ci si aspettava molto, una delle note liete per Grosso in queste prime giornate è stato un giocatore che già aveva in casa: Mattia Zaccagni.
Dopo l’infortunio che l’aveva bloccato l’anno scorso, il centrocampista è tornato più in forma che mai e contro il Carpi si è dimostrato un motorino essenziale per l’idea di gioco di questo Verona.