L’attuale tecnico dell’Avezzano, con un passato sia a Verona che a Cosenza, ha detto la sua sul prossimo impegno dell’Hellas e sul mister gialloblù
29 presenze e 5 reti con la maglia dell’Hellas nella stagione ’92-’93, stesso numero di reti ma “solo” 22 gettoni con il Cosenza nell’annata 2001-2002: questi i numeri di Federico Giampaolo (fratello minore di Marco, attuale tecnico della Sampdoria).
Il doppio ex della sfida di stasera, intervistato da L’Arena, ha scambiato due chiacchiere con i colleghi, parlando del match del Marulla, ma anche della staffetta Di Carmine-Pazzini e di Fabio Grosso, il cui inizio di stagione non è stato esattamente quello auspicato.
Queste, quindi, le principali dichiarazioni dell’allenatore dell’Avezzano (Serie D):
«I maggiori pericoli per il Verona provengono da Braglia, che è un allenatore pragmatico e che bada molto alla sostanza, ma anche dall’ambiente: il San Vito sa scaldarsi in fretta, è uno stadio in cui ho sempre giocato volentieri. L’Hellas può certamente contare su Pazzini e Di Carmine, due ottimi attaccanti, ma a fare la differenza è chi li deve innescare, e al giorno d’oggi sono pochi i giocatori che si azzardano a provare la giocata fuori dagli schemi. I calciatori di oggi hanno molta meno personalità rispetto a un tempo, e sin dalle giovanili vengono “allevati” alla pari dei polli. Grosso? È uno con buoni principi e a cui piace giocare palla a terra. A Bari ha dato una bella impronta, ma bisogna vedere se a Verona gliene lasceranno il tempo…».