I tre punti sabato son un imperativo per una squadra che deve cercare di risollevare gli animi dei tifosi. E forse saranno necessari alcuni aggiustamenti tattici
Il Verona ha deluso. C’è poco da fare. Girala o rigirala come vuoi, ma la partita con il Padova ha lasciato un po’ tutti con l’amaro in bocca. In primis il presidente Setti, che ha bisogno di consensi in città più del PD, il neo ds D’Amico, che deve vincere l’anonimato e, naturalmente Grosso.
GLI ERRORI DEL MISTER. Sarebbe davvero interessante riuscire a parlare con Giampaolo Pazzini. La propaganda ci racconta di un capitano molto motivato e perfettamente calato nella nuova realtà. Ed allora perché resta in panchina? O perché Grosso concede al bomber soltanto 8 minuti?
COESISTENZA. Samuele Di Carmine, non lo scopriamo certo noi, è un ottimo attaccante. Come taglia il corto lui la davanti non lo fa nessuno. Un movimento naturale che certo non cozzerebbe con quelli del Pazzo, più abituato al contromovimento classico nei sedici metri. Tipo quello che per poco non stava decidendo la sfida col Padova. Sarebbe bello vederli insieme e non solo nel finale di partita
BISOLI OK, GROSSO KO. Vorremmo chiedere al mister una cosa. Ma come si fa a tenere Di Carmine da solo per oltre un’ora contro tre difensori? E poi perché gli esterni alti erano cosi bassi e molto larghi? Nel flop di Matos e Ragusa non c’è soltanto la responsabilità dei due, ma anche molta impreparazione da parte di Grosso.
MARRONE IN MEZZO, MA NON DIETRO. Luca Marrone è una delle tante promesse della Juventus, mai completamente sbocciate. Un po’ lento è vero ma gagliardo nel contrasto e soprattutto molto bravo nella lettura del gioco. Certo non può giocare in coppia con Caracciolo o Dawidowicz, al massimo può giocare in una difesa a tre. Meglio avrebbe fatto di Colombatto o Henderson in mezzo al campo.
VINCERE A COSENZA. D’accordo la squadra rinnovata per nove undicesimi ma adesso è giunto il momento di dare un segnale forte. Grosso non c’entra nulla con la passata stagione ma anche col Padova si è visto uno stadio ancora depresso. Dopo un ko e un pareggio, col Cosenza serve la vittoria.
