Il difensore gialloblù, intervistato dal quotidiano veronese, ha parlato a 360° della prossima stagione e non solo

Una settimana particolare quella di Antonio Caracciolo, da poco diventato papà del piccolo Enea.

Raggiunto dai colleghi de L’Arena, il difensore gialloblù ha parlato non solo della sconfitta di Catania e della derby che (forse) l’Hellas disputerà domenica contro il Padova, ma anche dei primi giorni da padre, del debutto di CR7 e del nuovo allenatore Fabio Grosso.

Le prime parole sono state ovviamente per il figlioletto, nato lo scorso 12 agosto:
«Al momento va tutto bene, si limita a mangiare e dormire. Il suo futuro? L’importante è che studi, poi per quanto riguarda lo sport starà a lui decidere quale praticare».

La discussione si è quindi spostata su Chievo–Juventus, match che ha segnato il debutto di Cristiano Ronaldo in Italia, ma che ha anche portato a una piccola diatriba riguardante la Curva Sud inferiore, ufficialmente lasciata libera “per motivi di ordine pubblico”:
«Ho visto solo il primo tempo della partita, e mi ha fatto uno strano effetto vedere un campione del calibro di CR7 giocare nel campionato di Serie A. Per quanto riguarda il settore lasciato vuoto, non conoscendo i dettagli preferisco non entrare nel merito. Quello che so è che, da quando sono a Verona, in quella parte di stadio ho visto solamente i nostri tifosi».

L’intervista è poi arrivata nel vivo quando si è parlato di Catania e del prossimo campionato che, almeno in teoria, per il Verona dovrebbe iniziare domenica alle 18:
«Penso che la partita del “Massimino” non sia stata affrontata nel modo giusto, ma ci è servita da lezione: ora sappiamo a cosa andremo incontro a questa stagione. Molte squadre hanno costruito un buon organico, quindi certamente non pensiamo di essere i favoriti. L’importante sarà cercare di fare più punti possibili, a prescindere da quante partecipanti ci saranno. Il derby alla prima giornata dovrà essere l’occasione per dare subito un segnale forte ai nostri tifosi, che sono sicuro saranno fondamentali per raggiungere il nostro obiettivo».

In chiusura Caracciolo ha quindi speso due parole anche sul suo ruolo di vice-capitano e su Fabio Grosso:
«Portare la fascia quando non c’è Pazzini è per me motivo di grande orgoglio, conosco l’importanza di questa maglia e la indosso sempre con rispetto e voglia. Il mister lavora per imporre le sue idee. Un confronto con Pecchia? Sono due allenatori diversi, ognuno con la propria filosofia».