Alla scoperta di uno degli obiettivi offensivi del Verona, giocatore che in Serie B potrebbe rilanciarsi dopo due stagioni al Sassuolo non proprio entusiasmanti.

Antonino Ragusa al Verona. Per ora si tratta solo di una suggestione o poco più. Certo, il ventottenne messinese ha parecchi estimatori in Serie B, tra cui figura anche il ds gialloblù Tony D’Amico, ma questo non significa che la trattativa per acquistarlo possa essere agevole, anche perché la sua attuale società, il Sassuolo, nutre ancora molta fiducia in lui.

Una fiducia che l’attaccante non sempre è riuscito a ricambiare in queste due ultime stagioni, mettendo a segno solo 4 reti a fronte di 55 presenze complessive. Numeri non molto entusiasmanti, ma che raccontano molto male l’apporto e l’importanza di Ragusa all’interno della formazione neroverde. In fondo, stiamo parlando dello stesso giocatore che impressionò un maestro di calcio come Gian Piero Gasperini nel periodo delle giovanili con il Genoa. Fu proprio lo stesso allenatore a coniare per lui il soprannome di Piccolo Sculli, a cui si aggiunse poi quello di Ronzinante, per la sua impressionante facilità di corsa.

Dopo aver concluso il suo percorso giovanile a Genova, Ragusa ha girato parecchio la penisola italiana. È stato prima a Treviso, prima di vestire le casacche di Salernitana, Reggina, Ternana, Pescara, Vicenza, Cesena e ora Sassuolo. In questi anni si è confrontato sia con i campionati di Lega Pro, che di Serie B e di Serie A, brillando soprattutto nelle stagioni con Pescara e Cesena in cadetteria.

Un giocatore che a guardar bene sembra proprio adatto al campionato di Serie B, dove in diverse occasioni ha dimostrato di poter fare la differenza. Proprio per questo motivo, arrivato ormai a ventotto anni, il giocatore potrebbe decidere di lasciare il Sassuolo per trovare maggior spazio in una squadra di Serie B, che gli potrebbe garantire un ruolo sicuramente più centrale all’interno del progetto tecnico. Il Verona per ora resta alla finestra, attendendo dei segnali da parte del giocatore e anche del Sassuolo, che nel frattempo deve pensare come sostituire i partenti Politano e Berardi e che quindi lascerà in standby la questione Ragusa almeno per qualche giorno ancora.